Campi rom, l'ora della "stretta". La polizia denuncia 12 persone

Finita la campagna elettorale è finita la polemica sui campi rom? Niente affatto, almeno stando alle notizie: ieri la polizia fiorentina, alle prime ore dell'alba, ha proceduto ad alcuni controlli nelle periferie della città. Del resto era stato lo stesso ministro degli Interni Angelino Alfano, in un incontro coi sindaci al Viminale che si è tenuto sempre ieri, a riportare il tema all'attenzione generale, sottolineando: "Occorre smantellare i campi rom".

La polizia di Firenze ha dunque effettuato verifiche nelle aree di viale Redi, via dell'Osteria e San Piero a Quaracchi, denunciando complessivamente 12 persone di età compresa fra i 23 e i 47 anni, per il reato di invasione di terreni ed edifici. Ma oltre le denunce, però, le decisioni sulle aree in questione, così come su tutte le altre dove sorgono insediamenti rom, spetta alla politica. A Firenze è salito recentemente alla ribalta il caso dell'insediamento abusivo di via della Cupola, dove i nomadi hanno occupato un edificio di proprietà privata. La proprietaria ha denunciato il fatto di non poter più affittare l'edificio perché occupato, mentre un cronista della trasmissione La Gabbia, inviato per un sopralluogo, è stato malmenato dai rom.

In città, oltre allo storico campo rom del Poderaccio, sono molte le situazioni di baraccopoli o insediamenti abusivi, di cui i cittadini residenti si lamentano. La zona più colpita è certamente quella ad Ovest di Firenze: Quaracchi, Peretola, Brozzi, Piagge. Area ex Gover di via del Pesciolino  e il cosiddetto "Casone" (una di quelle in cui ieri la polizia è intervenuta), anche queste abusive, sorgono a poche decine di metri di distanza. E poi gli insediamenti che nell'area, specie dopo lo sgombero del campo dell'Olmatello, emergono come funghi. Recentemente alcuni dei rom sgomberati dall'ex edificio che ospitava il Cnr a Scandicci, si sono trasferiti a Quaracchi, nella zona del ponte al Pecora.