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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Al via la campagna di vaccinazione antinfluenzale, il virologo: “Il picco arriverà più tardi”

Intervista al professor Simone Giannecchini dell’Università di Firenze, responsabile del laboratorio regionale Influnet

In Toscana sta per partire la campagna di vaccinazione contro il virus dell’influenza. Ieri l’assessora regionale alla sanità Stefania Saccardi ha riferito che sono state acquistate oltre 900 mila dosi di vaccino, più altre 265.500 di vitamina D, che viene offerta contestualmente alla vaccinazione. 

“Nel 2016 abbiamo registrato il picco dell’influenza a dicembre, quest’anno supponiamo che arriverà più tardi”, dice il professor Simone Giannecchini dell’Università di Firenze, responsabile del laboratorio di riferimento regionale Influnet.

Influnet è il sistema di sorveglianza epidemiologica e virologica dell’influenza implementato dal ministero della salute con l’istituto superiore di sanità. Si basa sulla collaborazione di medici sentinella (medici di famiglia e pediatri) che, durante la stagione epidemica, inviano tamponi faringei dei casi sospetti d’influenza ai laboratori di riferimento regionali nei quali vengono effettuati test per la conferma della presenza del virus e il virus influenzale viene coltivato e tipizzato allo scopo di valutare l’andamento dell’epidemia e il tipo di virus che sta circolando.

Professor Giannecchini che tipo di virus vi attendete?

“E’ impossibile saperlo con certezza adesso. Un’ipotesi possiamo farla  basandoci sui dati forniti dell’Oms su quello che è circolato nell’emisfero sud, per esempio in Australia, lì è stato isolato principalmente il virus tipo A, sottotipo H3N2”.

Il virus che si presume circolerà quest’inverno è più o meno aggressivo di quello dello scorso anno?

“Sarà simile a quello dell’inverno 2016-2017, ci aspettiamo una forma non particolarmente aggressiva”.

Avete già una stima del numero di persone che potrebbero essere contagiate quest'anno in Toscana?

“E’ impossibile. Però i casi sono aumentati con la riduzione del numero di vaccinazioni. Nel 2009 quasi il 90% della popolazione a rischio si vaccinava, nel 2016 abbiamo raggiunto poco più del 50%”.

Avete già previsto un picco massimo?

“L’inverno scorso l’influenza ha colpito i toscani soprattutto nel periodo di Natale ma è stata una situazione insolita. Generalmente il virus contagia soprattutto nei mesi tra gennaio e febbraio, cosa che ci aspettiamo per questa stagione”.

Quest’anno le temperature sono molto più alte, sembra che l’inverno tarderà ad arrivare. Ciò incide sulla diffusione del virus?

”Non è una questione di temperature, altrimenti l’influenza non esisterebbe in Paesi caldi come il Messico, ma di abitudini. Il virus si diffonde per via aerea ed è più facile contrarre la malattia d’inverno perché stiamo più frequentemente in luoghi chiusi, a contatto con altre persone”.

Perché occorre vaccinarsi?

“Per evitare gravi complicazioni, a volte anche mortali. Il vaccino è consigliato agli anziani over 65, ai bambini con meno di 4 anni e con più di 8 mesi, a tutte le persone affette da malattie respiratorie croniche, diabete, cardiopatie, e anche agli operatori sanitari. Il vaccino è gratuito e si può fare presso il medico di famiglia”.

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