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Cronaca Empoli

Rifiuti e camorra nell'empolese, ne è convinto il prefetto Luigi Varratta

Il prefetto: "Nella zona di Empoli registriamo la presenza di sodalizi criminali legati alla camorra e provenienti dalla Campania". Rossi: "La Toscana non è un'isola felice"

Si muovono, afferrano, abbracciano, corrompono, deturpano. Sono i tentacoli della ‘piovra’, le appendici della camorra che stringe la presa anche in Toscana, o meglio nell’empolese. Infiltrazioni, sodalizi; non più un’ipotesi anzi, si tratta di una realtà in fase di consolidamento. Ne è convinto il prefetto di Firenze, Luigi Varratta: “Nella zona di Empoli – ha affermato al termine della conferenza regionale sulla sicurezza che si è tenuta stamani nella prefettura fiorentina – registriamo la presenza di sodalizi criminali legati alla camorra e provenienti dalla Campania”. Una convinzione forte e un indirizzo: il capitolo rifiuti. Secondo quanto precisato dal prefetto infatti, nell'Empolese il settore della gestione dei rifiuti è quello più aggredito dalla criminalità: “Rifiuti raccolti e portati nella discariche al Sud”.

“In generale – ha spiegato Varratta – la criminalità organizzata in Toscana non ha strutture stanziali solide. Ci sono esponenti legati ai sodalizi criminali e provenienti dal Meridione, che vengono in Toscana e cercano di inserirsi nei settori della vita pubblica e sociale, soprattutto nel settore industriale. La situazione non è preoccupante, ma la stiamo seguendo con attenzione”. La più presente in Toscana – ha precisato il prefetto - è la camorra, “poi c’è la ‘ndrangheta. Sulla costa registriamo la presenza di mafia russa, e di quella cinese nella zona di Prato e a Nord di Firenze”. Il primo dei settori nel mirino della criminalità organizzata è quello degli appalti: “Sono senz’altro il terreno dove c’è più interesse” ha concluso il prefetto.

La conferenza regionale per la sicurezza

ROSSI – La Toscana quindi come possibile terra di conquista dei clan malavitosi. Terra di riciclaggio dei denari sporchi, da investire semmai in appalti, oppure nel business dei rifiuti. Per questo dopo le parole di Varratta sono arrivate quelle del presidente della Regione, Enrico Rossi, anch’esso presente al tavolo di discussione organizzato in prefettura: “La grande questione che preoccupa la Toscana, che sotto questo aspetto non è un’isola felice, è la presenza della criminalità organizzata, a cominciare dalla mafia cinese e dalle altre presenze più tipicamente italiane che s’infiltrano nell’economia e devono essere combattute”.

APPALTI – “Il primo punto concreto su cui intervenire – ha continuato Rossi – è il tema del sistema degli appalti. Nel corso della conferenza si è parlato di come istituire sistemi di appalto che siano maggiormente a tutela della trasparenza e della correttezza. Ci si metta a rivedere la legge sugli appalti e a discutere anche sulle stazioni appaltanti, se devono essere istituite a livelli comunali, provinciali o regionali”.
 

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