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Cronaca Scandicci

Camere ardenti fra le case a San Giusto: "Nessuna autorizzazione"

Residenti sul piede di guerra contro la nuova struttura: ci sono già tre esposti

Continua a far discutere a San Giusto, nel comune di Scandicci, la realizzazione di cappelle del commiato in un locale racchiuso fra più condomini. La situazione, finita anche alla trasmissione Striscia la notizia, ha già provocato vibranti proteste da parte del "Comitato no camere ardenti a San Giusto". In particolare gli abitanti denunciano la collocazione delle camere ardenti "in un luogo non consono, tra un panificio ed una sala giochi per giovani, all'interno di una affollata corte condominiale, senza parcheggi, con traffico caotico e passaggio continuo di ambulanze oltre che di traffico intenso".

Il comitato sottolinea anche come i defunti e i loro familiari, tra l'altro, "meriterebbero rispetto, dignità, silenzio e un luogo di raccoglimento, così come si s'addice a momenti particolari di estrema sofferenza, consono cioè alla sacralità della morte e non essere relegati all'interno di una corte condominiale chiusa tra palazzi di cinque e sei piani, nel più completo caos".

"Ci sarebbe da chiedersi perché la Regione non verifichi/controlli soggetti che formalmente fanno riferimento alla mutualità in 'un'ottica solidaristica e di natura non-profit' ma che nei fatti operano come spregiudicati imprenditori privati che oramai esercitano un ruolo incontrastato", prosegue il comitato, perché, sottolinea, "poco distante dalla realizzanda struttura della Fondazione Pas per Humanitas, da circa due anni opera una società privata di onoranze funebri (con funzioni solo di rappresentanza) e poco più avanti un'altra agenzia". Ecco allora che per battere la concorrenza "Fondazione Pas/Humanitas offre un 'pacchetto completo' onoranze funebri ed esposizione dei defunti in loco e batte la concorrenza".

"Le bugie hanno le gambe corte - attacca ancora il Comitato - il Presidente della Fondazione Pas Mario Pacinotti ha affermato in più occasioni che il progetto delle camere ardenti è stato 'regolarmente autorizzato'. Tale affermazione è tendenziosa e non corrisponde alla realtà: non vi è stata alcuna autorizzazione da parte degli enti competenti. E' stata semplicemente depositata in Comune una S.C.I.A. (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) che per l'appunto consente, senza dover più attendere i tempi e l'esecuzione di verifiche e controlli preliminari da parte degli enti competenti di poter iniziare i lavori. Quindi non vi è stata alcuna approvazione del progetto delle camere ardenti, ma solo una autocertificazione della Fondazione Pas circa la regolarità e la conformità dell'intervento rispetto agli strumenti urbanistici. A tal proposito, vari condomini hanno fatto eseguire due perizie, una sulla parte acustica e una sulla parte edilizia da parte di tecnici specializzati, che hanno attestato varie irregolarità di tipo urbanistico ed edilizio. Irregolarità accertate e poi trasfuse in ben tre esposti presentati alle autorità competenti - conclude il comitato - di cui attualmente si attendono gli esiti".

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