Alle origini del Calcio storico: la storia della partita dell’Assedio

Si racconta che il 17 Febbraio 1530 Piazza Santa Croce divenne teatro di una delle più importanti sfide lanciate dalla Repubblica Fiorentina all’imperatore Carlo V. La popolazione, da mesi sotto l’assedio delle truppe imperiali, si cimentò in una partita di calcio in Livrea, sfidando apertamente l’esercito dell’Imperatore. Un gesto che riassume quello spirito d’indipendenza tipico della fiorentinità

Da allora sono passati cinquecento anni, durante i quali il Calcio Storico Fiorentino è divenuto una grande rievocazione storica che anima la città nel mese di Giugno. Tenendone vivo il carattere fiero, riuscendo a preservare nel tempo una parte dell’antica tradizione. Sempre alimentando «lo spirito moderno del calcio antico».

Ventisette novelli Gladiatori, pronti ad entrare in battaglia a difesa di un’appartenenza: il campo da gioco diventa così un’arena, della quale avere al contempo rispetto e paura.Un’appartenenza che rappresenta un valore aggiunto, dove il proprio colore è soprattutto motivo d’orgoglio, un vessillo da esibire con fierezza. Per esprimere affetto incondizionato alla città di Firenze.

Il 17 febbraio 2016 verrà rievocata la storica giornata in cui i fiorentini sfidarono le truppe imperiali che tenevano sotto assedio Firenze. In Piazza Santa Croce si terrà una grande partita: balle di fieno, pali in lego, sabbia per proteggere e delimitare il tradizionale campo del calcio fiorentino. 
Bianchi contro Verdi, come descritto da Benedetto Varchi nelle sue Istorie Fiorentine.

Prima della partita si terrà la sfilata del corteo della Repubblica Fiorentina con le figure al completo. I Calcianti delle Vecchie Glorie che scenderanno in campo saranno ribattezzati con nomi dei personaggi fiorentini dell'epoca.