Calcio storico, la denuncia dell'arbitro: "Picchiato e radiato"

"Avrei arbitrato volentieri anche quest'anno, magari in posizione defilata, magari solo una partita, ma sono stato estromesso. Perché? Secondo il maestro di campo perché gli Azzurri avrebbero posto il veto su di me, e non limitatamente alle loro partite, ma per tutto il torneo e probabilmente per quelli futuri". E' quanto scritto sul suo profilo Facebook da Lorenzo Salusest. 

A pochi giorni dalla finale del Calcio storico, che ha visto la vittoria dei Rossi, Salusest ha voluto denunciare quanto successo. Gli Azzurri non hanno partecipato alla prima partita per protestare contro le squalifiche comminate ad alcuni membri della squadra durante la semifinale dello scorso anno contro i Bianchi di Santo Spirito. L'11 giugno dopo diversi episodi la partita fu sospesa e la polizia fu costretta a entrare in campo. La vittoria fu assegnata d'ufficio agli avversari. Salusest arbitrò proprio quella partita.

"A detta del maestro di campo - racconta Salusest sul social network - ai loro occhi io ero il principale responsabile dell'esito infelice della semifinale dell'anno scorso".

L'uomo attacca anche il presidente del Calcio storico Michele Pierguidi. "Un consigliere comunale mi chiama per chiedermi se avrei arbitrato - spiega -. Gli chiedo le ragioni della domanda. Mi dice che sue fonti gli hanno raccontato che il presidente Pierguidi sarebbe andato al campo degli Azzurri, che già avevano minacciato di non scendere in piazza, chiedendo loro di giocare e offrendo in cambio la promessa che né io né il collega Camiciottoli, saremmo scesi in piazza. È allora che gli confermo che no, non avrei arbitrato per scelta del maestro di campo. La questione viene portata in consiglio comunale da Francesco Torselli, ma io lo vengo a sapere solo alcuni giorni dopo, quando altre persone mi chiamano per chiedermi come stanno i fatti. Quale che sia la verità, non ho elementi certi per affermarlo, anche se un'idea me la sono fatta".