Cadaveri a pezzi nelle valigie sotto la FiPiLi, la conferma del Ris: la vittima maschile è Shpetim Pasho
La svolta dalle analisi scientifiche. Trovata la quarta valigia. Attesa l'identificazione della moglie
Dalla prima comparazione effettuata dalla sezione impronte del reparto investigazione scientifiche di Roma, tutti i punti rilevabili sull'impronta di un dito di una mano del cadavere di sesso maschile corrispondono alle impronte dattiloscopiche di Shpetim Pasho, il cittadino albanese scomparso da Scandicci 5 anni fa insieme alla moglie.
E' quanto spiegano i carabinieri che stanno indagando sul caso dei due cadaveri fatti a pezzi e chiusi dentro delle valigie, poi gettate dalla Fi-Pi-Li a ridosso del muro perimetrale esterno del carcere di Sollicciano.
Poco fa i militari hanno rinvenuto nel terreno dell'orrore anche una quarta valigia, che si suppone contenga altri resti delle due vittime. Il contenuto della valigia è ancora da accertare.
Confermata dunque dal Ris l'ipotesi già circolata nelle scorse ore, corroborata da un tatuaggio rinvenuto sull'avambraccio della vittima maschile.
Cadaveri nelle valigie, la pista: una coppia scomparsa 5 anni fa
Ipotesi secondo cui l'identità della coppia poteva appunto riferirsi ai coniugi Pasho, il cui figlio si trovava in carcere a Firenze nel periodo della loro scomparsa, denunciata nel 2015 dalla figlia e poi archiviata come probabile allontanamento volontario dalla procura fiorentina.
Adesso è attesa l'identificazione certa della vittima femminile: pochi i dubbi sul fatto che si tratti della moglie di Sheptim.