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Cronaca

Agricoltura, troppi predatori: "Al via catture, meno protezione per il lupo"

Coldiretti: "Allevamenti in ginocchio, ora monitoraggio, lintensificazione delle catture e il risarcimento dei danni. Non possiamo vivere in allevamenti - bunker"

Dopo il blitz-presidio di due settimane e l’incontro in occasione dell’Expo di Milano gli agricoltori toscani incontrano nuovamente l’assessore all’agricoltura, Marco Remaschi questa volta per delineare, una volta per tutte, le strategie per trovare una soluzione definitiva e duratura al proliferare dei predatori che stanno mettendo in ginocchio gli allevamenti in tutta la regione (in particolar modo bovini ed ovini). Un fenomeno, insieme a quello degli ungulati (cinghiali, mufloni, caprioli, corvidi), al centro dell’intensa attività di Coldiretti, decisa ora a far valere gli effetti del protocollo firmato lo scorso anno con la Regione Toscana che prevede il monitoraggio, l’intensificazione delle catture e il risarcimento dei danni. Si è trattato di un “incontro molto positivo”, commenta Tulio Marcelli, presidente Coldiretti Toscana. “L’assessore- continua- ha accolto le nostre istanze. C’è la volontà e soprattutto la tempestività di affrontare quella che per noi è una vera e propria emergenza al pari di una calamità”. Le situazioni “più drammatiche nel grossetano e senese ma stiamo parlando di una emergenza diffusa e marcata su tutto il territorio.

Per Coldiretti il risarcimento “non è la strada giusta da proseguire”, ne tanto meno lo è quello della recinzione: “Non possiamo vivere in allevamenti –bunker”. Il fenomeno della predazione, inoltre, “sta avendo effetti sulla produzione di latte, e quindi sulla redditività delle imprese e sulla forza lavoro, ed è un incentivo all’abbandono del territorio. Abbiamo inoltre chiesto alla Regione di notificare la legge sul risarcimento dei danni a Bruxelles per andare in deroga al regime de minimis. In pratica- spiega ancora – è necessario intervenire per cancellare il tetto dei 15.000 euro come regime de minimis nell’arco dei tre anni”.

LUPO - Secondo la principale organizzazione agricola è da rivedere anche la convenzione di Berna sulla protezione del lupo. L’occasione, per rimetterla in discussione, sarà a Bergamo in occasione dell’incontro trilaterale tra i ministri all’Agricoltura di Italia, Spagna e Francia: “Coldiretti è pronta, insieme alla Regine Toscana, a fare pressione affinché a quel tavolo si tenga in considerazione di modificarla per arrivare ad equilibrare e contenere la presenza dei lupi nei vari territori”. Infine, la richiesta di moratoria sui mutui: “alle aziende che hanno subito danni- conclude- sia sospesa la rata dei mutui”.

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