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Cronaca

Bufera cannabis light: "Si legittima il mercato nero"

Il cofondatore dell'azienda fiorentina Widora risponde alle critiche avanzate dal direttore generale del Movimento Italiano Genitori  

“È inaccettabile che fuori dal cancello delle scuole o sotto casa, i nostri figli possano trovare uno spacciatore pronto a vendere qualsiasi tipo di sostanza; ed è allo stesso tempo incredibile che un adulto venda ai minori la cosiddetta 'cannabis light' negli shop presenti nelle strade delle nostre città” ha dichiarato il direttore generale del Moige, Movimento Italiano Genitori, Antonio Affinita, in occasione della Giornata internazionale contro le droghe. “La presenza di negozi aperti alla vendita di droga rappresenta un messaggio devastante per i nostri ragazzi – ha aggiunto Affinita - per questo siamo molto preoccupati e chiediamo al governo di agire immediatamente per la chiusura dei cannabis shop e di inasprire le pene contro gli spacciatori”.

Una dichiarazione, quella del vertice del Moige, che ha mandato su tutte le furie i professionisti del settore canapa, i quali respingono con forza l'equiparazione tra spacciatori di droga e rivenditori di cannabis light. “Questo è terrorismo psicologico – replica secco Niccolò Mazzoni, co-founder di Widora Cannabis delivery e organizzatore della kermesse “Firenze canapa” alla Fortezza Da Basso – questi signori si dimostrano completamente ignoranti sull'argomento. La cannabis light non è droga, perché non ha un principio attivo sopra lo 0.5, soglia stabilita dalla letteratura forense”.

Mazzoni chiama in causa anche le classifiche scientifiche sulle pericolosità e i livello di dipendenza delle droghe: “Prima l'eroina, l'alcol è quinto, nono il tabacco, solo undicesima la cannabis con thc elevato”. E poi “non è vero che vendiamo ai minori: pur non essendoci alcun obbligo in tal senso, perchè c'è un vuoto normativo, noi per etica personale, anche se potremmo, ci rifiutiamo di vendere cannabis light ai minorenni. I dipendenti che fanno le consegne stanno molto attenti a questo aspetto". 

Infine, afferma Mazzoni, “gli studi confermano che laddove si legittima la cannabis light, cioè l'esatto contrario di quanto ha fatto di recente la Cassazione definendone reato la vendita, scende il livello di consumo della cannabis con thc elevato. Ed è ovvio, dal momento che togli il fascino dell'illegalità. Chi invece attacca la canapa legale, di fatto legittima il mercato nero”.

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