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Cronaca Scandicci

Braccialini verso il concordato. I lavoratori entrano "in borsa"

I dipendenti dell'azienda di Scandicci in crisi mettono in scena una curiosa protesta

Nuovo incontro in Regione Toscana, stamani, per analizzare e cercare una soluzione positiva per la Braccialini di Scandicci, storica azienda di pelletteria in forte crisi. Contemporaneamente al tavolo istituzionale, al quale hanno preso parte il nuovo presidente del cda Renzo Maragotto, rappresentanti dell'azienda, organizzazioni sindacali e l'assessore Fiorello Toscano del Comune di Scandicci, i circa 160 lavoratori dell'azienda, per i quali è aperta una procedura di cassa integrazione da gennaio scorso, si sono dati appuntamento fuori da Palazzo Strozzi Sacrati. Hanno fatto un presidio e messo in scena (sulle note di “The show must go on” dei Queen) un flash mob, formando una borsa gigante con degli striscioni, con tutti loro dentro, a simboleggiare che la borsa per loro è il lavoro e dunque vita.

L'incontro, come ha spiegato il consigliere del presidente Rossi per il lavoro Gianfranco Simoncini, è servito per fare il punto sulle difficoltà che sta attraversando l'azienda. Maragotto ha illustrato la situazione di criticità finanziaria ma anche evidenziato che, dal punto di vista produttivo, gli ordini continuano ad arrivare e che questo consente di dare continuità e di conquistare nuovi mercati. E' stato evidenziato che la difficile situazione finanziaria porterà molto presto la Braccialini a predisporre una richiesta di concordato in bianco, in modo da mettere l'azienda in sicurezza e proseguire con un piano di rilancio.

Regione e Comune, ha aggiunto Simoncini, ritengono necessario che venga portata avanti ogni iniziativa destinata a dare un futuro a un marchio storico della pelletteria italiana, con competenze e capacità professionali in grado di garantire importanti prospettive, e salvaguardare al massimo i livelli occupazionali. Le parti si sono date appuntamento tra una ventina di giorni per fare una verifica rispetto alla presentazione del concordato e del piano di rilancio. Regione e Comune, facendo proprie le richieste delle organizzazioni sindacali, lanciano un forte appello agli azionisti affinché sostengano, anche finanziariamente, il piano stesso.

“Sono state scoperchiate le carte, c'è una pesante criticità finanziaria, con una perdita di 24 milioni di euro sul 2015, la situazione è difficile e si va verso il Concordato preventivo, che sarà presentato entro la fine della prossima settimana. Dopo sarà presentato anche un piano di rilancio che - si spera - preveda una ricapitalizzazione”, hanno spiegato Filctem Cgil e Femca Cisl di Firenze. Hanno aggiunto i sindacati: “Continueremo con le lotte per far capire l'esigenza di ricapitalizzare, faremo una campagna sul fatto che sono emerse grandissime responsabilità di cattiva gestione e mancato controllo degli organi deputati, in passato. Come è stato possibile arrivare fin qui?”.

"L'azienda ad oggi - hanno spiegato i sindacati - ha 16 milioni di euro di ordini per il primo semestre 2016, ma manca la liquidità per metterli in produzione". “Per questo i soci devono ricapitalizzare, va data continuità ad una azienda ancora viva con potenziali elevati anche in prospettiva. Tra due settimane ci sarà un nuovo tavolo istituzionale, nel frattempo faremo nuove iniziative per tenere alta l'attenzione sulla vertenza e mettere pressione sui soci”, concludono Filctem Cgil e Femca Cisl Firenze.

Il flash mob dei lavoratori della Braccialini

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