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Cronaca Borgo San Lorenzo / Via Leonardo Da Vinci

Scuola: nessun passo indietro, foto di classe ancora al bando

La preside delle scuole di Borgo San Lorenzo non cambia idea nonostante le proteste dei genitori

"Ho parlato anche troppo di questa storia", è quanto detto dalla dirigente delle scuole dell'infanzia e primarie di Borgo San Lorenzo Patrizia Nappa in merito al divieto di scattare foto all'interno delle scuole, proibendo così anche le classiche foto di classe, in nome del rispetto della privacy. Intercettata a conclusione di un incontro con i genitori sul tema della Comunicazione 2.0, la dottoressa Nappa non ha voluto rispondere ad una semplice domanda: "La circolare è stata stralciata o c'è sempre?"

Una settimana fa la direzione didattica di Borgo San Lorenzo aveva pubblicato una circolare firmata dalla preside che impone il divieto di rispettare la "normativa sulla privacy per la tutela dell’immagine dei minori e per evitare ogni eventuale cessione a terzi". "Non sarà più possibile effettuare foto e video in ambito scolastico - si legge nella circolare -, inclusa la classica foto di classe. Sia i genitori che i docenti sono tenuti a rispettare la circolare”. La notizia ha fatto il giro del Paese. E' finita sulla prima pagina del Corriere della Sera e martedì ne hanno parlato su Rai3 durante la trasmissione "Senso Comune". 

Negli ultimi giorni si era diffusa la voce che la Preside avrebbe stralciato la circolare ma, a quanto pare, la dottoressa Nappa sarebbe ferma sulla sua posizione nonostante molti genitori abbiano manifestato la loro contrarietà. Mamme e babbi si stanno organizzando per immortalare i loro pargoli fuori dagli edifici scolastici raggirando così il divieto. "Non è giusto - racconta una mamma - per le richieste di una minoranza vengono privati i piccoli di un ricordo bellissimo. Più volte sono andata a parlare della situazione dell'edificio scolastico Giovanni Della Casa perché ci piove dentro (sono in corso dei lavori di ristrutturazione, ndr) ma i presidi non hanno mai deciso di chiudere le scuole per questo problema. Sicuramente il problema dei genitori che pubblicano foto degli amici dei figli sui social network è reale - prosegue la mamma - però all'inizio dell'anno firmiamo una liberatoria, forse bastava impegnare le mamme e i babbi a non diffondere immagini online in quell'occasione". 

La questione non è di semplice risoluzione. Spesso i social network non vengono usati coscientemente e quando ci sono di mezzo i minori un comportamento inconsapevole può avere spiacevoli conseguenze. La dirigente ha applicato le regole, questo è chiaro. Si è arresa soprattutto al pericolo che le foto dei suoi allievi finissero sulla Rete senza alcun consenso.  Il rischio è che qualche genitore poco avveduto pubblichi le foto di suo figlio e compagni su Facebook con troppa facilità. Probabilmente di fronte all'eventualità di un'azione giudiziaria ha preferito tagliare la testa al toro privando però i piccoli del "diritto a ricordare", così come ci ha raccontato un giovane padre.

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