Il gigante sì è spostato di altri dieci centimetri questa notte, e non vuole fermarsi. Un’area di sette ettari che non si arresta e danza sotto le case dei residenti di Panicaglia. Nel Mugello i lavori sono costanti: puntellate le abitazioni e controlli continui di geologi e Protezione civile. Il problema è che la montagna di terra, da quando è scoppiata l’emergenza, si è già allontanata di oltre 40 centimetri. Provocando il crollo di una porzione di colonica, lesioni a case e, per capire la portata del fenomeno, fatto deflagrare asfalto e piastrelle da esterno.  

Tredici in tutto le famiglie evacuate. Il Comune di Borgo San Lorenzo ha predisposto un fondo da 50mila euro per trovare una sistemazione alla trentina di sfollati.  Una situazione talmente critica che la Regione ha inserito il comune del Mugello tra quelli danneggiati da alluvioni.

Intanto continuano i lavori di Publiacqua. Infatti si sta cercando di ripristinare, con una sorta di variante, il collettore di scarico che è stato travolto dalla massa franosa. E si cercano di capire le cause di questo disastro. Così il sindaco Giovanni Bettarini ha convocato per domani un’assemblea pubblica  presso i locali del circolo "Lo Stradone" (ore 21).

IL PUNTO DEL CAPO DELLA PROTEZIONE CIVILE (VIDEO)

 “Dobbiamo fare il punto della situazione, ora che abbiamo parlato con gli uomini del Genio civile e della Protezione civile. Dobbiamo affrontare il destino di queste persone. – spiega il primo cittadino  - Per questo confido nei fondi di Regione e Governo per quest’emergenza. Il presidente Rossi mi ha subito contattato quando ha saputo dell’accaduto”.  “E soprattutto - continua Bettarini  - smentire sul nascere le dicerie che stanno crescendo”. “Publiacqua ha controllato con una video - sonda l’interno dei tubi, constatando che non vi è stata alcuna perdita”.  I controlli ora saranno effettuati anche sugli scarichi privati. Infatti si cerca di risalire a eventuali cause oltre a quella del maltempo. Del come il blocco di terra si sia impregnato d’acqua a tal punto da spostarsi, facendo poi collassare le case e lasciando tanta gente in ‘strada’.

Borgo, frana a Panicaglia: i danni alle case