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Cronaca

Povertà: boom di richieste di aiuto alla Caritas nel post-pandemia

Pacchi alimentari più che quadruplicati: si è passati dai 12.507 del 2019 ai 52.644 del 2022

Sono 5740, circa 500 in più rispetto al 2019 (quando ancora non si parlava di pandemia), le persone che nel 2022 hanno chiesto aiuto agli sportelli dei centri d'ascolto territoriali fiorentini; numero tuttavia sottostimato se consideriamo che spesso dietro ogni singolo utente c'è un intero nucleo familiare. 

La fotografia scattata dal terzo report a cura dell'Osservatorio dellepovertà e delle risorse della Caritas, in collaborazione con il dipartimento di Scienze politiche e sociali dell'Università di Firenze, ci dipinge chiaramente lo tsunami che si sta abbattendo su individui e famiglie, provocato dall'inflazione e dalla crisi energetica.

Tra il 2020 e il 2022 crescono del 33,5% le persone tra i 55 e i 64 anni che si trovano in una condizione di reddito insufficiente a  fronteggiare le normali esigenze: ormai più di 7 persone su 10 che si presentano agli sportelli Caritas denunciano difficoltà a far quadrare il bilancio familiare. Spesso a trovarsi in questa situazione sono coloro che dispongono delle risorse considerate, fino al recente passato, necessarie per scongiurare il rischio di povertà: un'istruzione, un lavoro e una casa.

Aumentano gli utenti, aumenta la domanda, ma gli sportelli sul territorio iniziano a fare fatica nel darvi risposta: crescono le richieste di prodotti per neonati, prestazioni in ambito sanitario, abiti usati e, in questo periodo, aiuto nel pagamento delle bollette.

Dopo la pandemia, la cifra dei pacchi alimentari è più che quadruplicata: si è passati dai 12.507 erogati tra gennaio e  agosto 2019 ai 52.644 del 2022. Su 100 utenti che hanno fatto il loro ingresso negli archivi dei centri d'ascolto nel 2020 e nel 2021 sono rispettivamente più del 70% e più del 59% quelli che devono far ricorso all'aiuto alimentare.

Nel frattempo, in Italia il valore  economico dello spreco alimentare ammonta a circa 15 miliardi di euro, il 70% dei quali avviene nelle nostre case. Mangiare prima ciò che scade prima, calcolare la quantità di cibo da acquistare, conservare gli avanzi in maniera adeguata sono solo alcune delle buone prassi da seguire per fare la nostra parte nella lotta allo spreco.


 

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