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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

La piscina che in un anno ha pagato 317mila euro di bollette: “Problema drammatico, ne chiuderanno tante”

Grido d'allarme e appello dei sindaci di numerosi comuni del Fiorentino: “Serve un tetto al costo dell'energia e fondi straordinari per tenere in vita gli impianti”

Le piscine comunali di molti comuni della provincia di Firenze si preparano all’arrivo di un autunno che sarà segnato da grossi problemi di gestione. Dopo il grido di allarme dei gestori delle piscine, arriva dunque l’appello delle amministrazioni comunali.

Lo scorso anno le piscine hanno visto di fatto raddoppiare i costi per le utenze, con la conseguenza che alcuni sono stati costretti alla chiusura temporanea o alla limitazione delle attività nei mesi invernali, nonostante gli sforzi delle amministrazioni.

Adesso il problema si ripresenta in maniera ancora più drammatica. Secondo quanto fa sapere il Comune di Borgo San Lorenzo, ad esempio, le bollette al Centro Piscine del Mugello di Borgo sono di fatto, in un anno quintuplicate.

“A luglio 2020 la bolletta era di 5.981 euro, a luglio 2021 12.406 euro, a luglio 2022 di 37.382 euro. Nel periodo settembre 2020 - settembre 2021 il gestore ha pagato 71.500 euro, nello stesso periodo 2021-2022 cinque volte tanto, 317.000 euro”, si legge in un comunicato.

“Lo sforzo per mantenere aperto l’impianto da parte del Comune è stato enorme, a fronte di 35mila euro di ristori nazionali nel 2022, in attesa della seconda tranche, che coprono poco più del 10% dell’aumento delle bollette”, si legge ancora.

A Pontassieve invece le piscine comunali sono passate da una bolletta nel periodo settembre-dicembre 2019 di 34.499 euro, a 60.606 euro nell’analogo periodo 2021, a 158.143 di previsione 2022. A Sesto Fiorentino la bolletta di luglio è passata da 2.500 euro del 2021 a 10.600 euro del 2022.

“Affrontare i mesi invernali, con un aumento di tutte le utenze comunali, diventa una missione impossibile, per questo i comuni di Pontassieve, Borgo San Lorenzo, Reggello, Figline e Incisa, Montespertoli, Certaldo, Poggibonsi, Santa Croce sull’Arno, Fucecchio, Impruneta, Sesto Fiorentino, Lastra a Signa, Scandicci ed altri rivolgono un appello al Governo e alla Regione Toscana, per evitare una chiusura totale degli impianti natatori”, il testo dell'appello lanciato dalle amministrazioni coinvolte.

“Due - chiedono i Comuni -, gli interventi decisivi per evitare la chiusura delle piscine: il tetto sul costo dell’energia, che per questi impianti deve tornare ad assestarsi al livelli 2020, e fondi straordinari per tenere in vita questi impianti, perché queste cifre non possono essere sostenute solo dai bilanci dei Comuni”.

La chiusura degli impianti, si legge ancora, “sarebbe un dramma per lo sport natatorio ma anche per le attività scolastiche e sociosanitarie che questi impianti svolgono. Non solo: il rischio è che molte famiglie restino senza sport dopo gli anni disastrosi del Covid frenando così drasticamente l’attività di prevenzione sanitaria e di socializzazione per giovani ed adulti e che, molte persone perdano il posto di lavoro”.

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