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Cronaca

Covid, numero "spaventoso" di sanitari contagiati. La Cisl contro la Regione: "Scelte scellerate"

Il sindacato parla di “emergenza prevista affrontata con pressapochismo” e chiede di rivedere il contenuto delle nuove linee guida regionali: “No alle 'bolle covid' nei reparti ordinari”

Ieri era stata la Cgil a lanciare il grido d'allarme sulle nuove linee guida regionali sulla gestione negli ospedali dei pazienti paucisintomatici (con pochi sintomi) o asintomatici positivi al Covid. Nuove linee guida che, spiegava il sindacato, prevedono all'interno dei reparti ordinari delle 'bolle', cioè stanze ad hoc, dove trattare appunto i pazienti positivi al Covid con pochi sintomi o asintomatici.

In stanze separate quindi, ma all'interno di reparti ordinari, dove ci sono anche pazienti non positivi. Una modalità che, spiegava il sindacato, aumenterebbe la possibilità di contagio tra pazienti e tra gli stessi operatori sanitari, oltre alle difficoltà operative per il personale medico e infermieristico (tempi più lunghi per esempio a causa di vestizione e svestizione, a parità di personale impiegato). Oggi è la Cisl, con una nota, a lanciare il medesimo allarme, con parole durissime rivolte alla Regione Toscana.

“Rivedere, alla luce dell’evoluzione dei contagi, le scelte organizzative assunte finora nelle strutture sanitarie, come quella di creare le ‘bolle covid’ all’interno dei reparti ordinari, e adottare immediatamente ulteriori misure preventive per garantire la sicurezza dei lavoratori della sanità e al tempo stesso la certezza delle cure ai cittadini toscani”, chiede il reggente della Funzione Pubblica Cisl Toscana, Mauro Giuliattini, alla luce della nuova situazione pandemica e dei dati che la Regione ha illustrato ai sindacati.

“Durante la riunione di delegazione con la direzione aziendale della Asl Toscana Centro – spiega il responsabile Cisl-Fp -, abbiamo appreso direttamente dalla voce dei dirigenti Asl che ben 161 operatori sanitari del comparto sono assenti per aver contratto il Covid, un numero a dir poco spaventoso per la tenuta dei servizi sanitari”.

Infermieri in rivolta: "Manca personale"

“La variante Omicron 5 sta riportando, in modo molto preoccupante, il covid al centro della cronaca, infatti nei presidi ospedalieri delle Asl della Toscana – prosegue il sindacalista -, siamo ben vicini all’esaurimento dei posti letto disponibili, un andamento della curva pandemica che sta mettendo a dura prova il nostro servizio sanitario regionale”.

"Emergenza prevista trattata con pressapochismo"

“La causa di ciò che sta avvenendo – prosegue ancora Giuliattini - risiede nella leggerezza e nel pressapochismo con le quali la Regione Toscana ha affrontato questa ‘emergenza prevista’. Infatti, aver creato le cosiddette ‘bolle covid’ all’interno dei reparti, senza gli stessi protocolli protettivi di prima (appositi spogliatoi, dispositivi di protezione individuale), è la causa della circolazione del virus dal paziente verso il personale sanitario, già ridotto rispetto alle effettive necessità”.

Dalla Regione "scelte scellerate"

“Il sistema sta entrando in crisi e - dice Giuliattini -, non possiamo non chiamare in causa la Regione per queste scelte scellerate: da una parte la carenza di personale creava già problemi al servizio sanitario toscano, tanto più gravi in questo periodo in cui il personale deve usufruire delle ferie, e ora la decisione sbagliata sulle ‘bolle’ sta aggravando la situazione e mettendo ancora più sotto pressione chi nella sanità lavora: donne e uomini che da due anni e mezzo, in prima linea, attendono ‘i rinforzi’ promessi da chi li chiamava eroi. I signori della politica – conclude Giuliattini - dovrebbero in questi giorni stare più nelle corsie e meno alle manifestazioni pubbliche. Si renderebbero forse conto dei danni che stanno creando alla popolazione con le loro scelte”.

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