Ambulanti contro la Bolkestein: centinaia di furgoni paralizzano la città / FOTO
Centinaia di mezzi a passo d'uomo, pesanti ripercussioni sul traffico
Centinaia di furgoni hanno sfilato questo pomeriggio per le vie della città, a passo d'uomo, per protestare contro la direttiva europea Bolkestein, che prevede tra l'altro la riassegnazione delle licenze per gli operatori su area pubblica. La manifestazione è stata indetta da Assidea. Hanno aderito ambulanti fiorentini ma sono giunti furgoni da tutta la Toscana, qualcuno anche dalla Liguria.
Stop alla riassegnazione delle licenze
“Chiediamo lo stop ai bandi che riassegnano tutte le licenze. E' una liberalizzazione selvaggia, sono a rischio migliaia di posti di lavoro, con nessuna tutela per chi da decenni lavora nel settore. Diventiamo tutti precari perché le licenze saranno riassegnate ogni 12 anni”, dice Stefano Aglietti, del direttivo di Assidea.
Il serpentone di furgoni è partito intorno alle 15 dal piazzale delle Cascine, attraversando Ponte alla Vittoria e poi dirigendosi su viale Petrarca, Porta Romana, piazzale Michelangelo, piazza Ferrucci e i lungarni, fino a terminare di fronte alla sede Rai, nei pressi dell'Obihall.
Traffico paralizzato
La manifestazione ha avuto pesanti ripercussioni sul traffico della città, con numerose strade letteralmente paralizzate per consentire il passaggio dei mezzi e con i vigili urbani che hanno faticato non poco a tenere sotto controllo la situazione e la rabbia degli automobilisti bloccati in coda. Forti ritardi anche su parecchie corse Ataf.
Palazzo Vecchio va avanti
Il Comune dal canto suo nei giorni scorsi ha ribadito la volontà di far partire entro il prossimo marzo i bandi che riassegnano le licenze. La direttiva Bolkestein doveva essere inizialmente applicata entro il luglio scorso, il governo ha poi ritardato la scadenza al 31 dicembre 2018 per dare più tempo ai singoli comuni di stilare i bandi per la riassegnazione delle licenze.
Adesioni a metà
Non tutti hanno aderito alla protesta. Al mercato di San Lorenzo molti banchi erano regolarmente aperti e diversi titolari dei banchi hanno preso le distanze dal corteo. “Non ho chiuso perché ritengo che la Bolkestein porti legalità e chiarezza e possa finalmente stroncare il fenomeno dell'affitto e del subaffitto. La licenza - dice per esempio Paolo, titolare di un banco in via dell'Ariento -, deve andare a chi sui banchi ci lavora davvero, non a chi sfrutta la rendita”.
