Blitz di Casaggì la scorsa notte agli Uffizi, per contestare la mostra 'Black Presence'. I militanti hanno srotolato indisturbati uno striscione e acceso fumogeni davanti alla Galleria, sotto la statua di Dante. 

"Agli Uffizi si è dato il via al progetto 'Black Presence', che prevede l’esposizione di una serie di opere riguardanti la cultura nera nell’Europa del Rinascimento. Si tratta dell’ennesima strumentalizzazione forzata a uso e consumo del pensiero unico” sostengono.

"È paradossale che, in una delle più celebri gallerie del mondo - accanto alla Venere di Botticelli, ai capolavori giotteschi, a quelli di arte romana e a molti altri - si strizzi l’occhio al fenomeno dei ‘Black lives matter’, il cui unico 'contributo' è stato quello di abbattere statue e cercare di cancellare la storia europea" aggiungono i militanti di Casaggì.

"Per questo - spiegano ancora - abbiamo compiuto un’azione simbolica sotto il colonnato della galleria, ai piedi della statua di Dante Alighieri: la deriva iconoclasta dei nuovi talebani 'antirazzisti' non può trovare spazio nella culla del Rinascimento".

"Anche se tutti si genuflettono dinanzi ai dogmi del politicamente corretto, noi restiamo in piedi. Finché saremo qui, la nostra identità non sarà cancellata" concludono. Il 'flash mob' di Casaggì non era autorizzato nè era stato comunicato alla questura.

In questi giorni l'intera estrema destra locale - Casaggì ma anche Lealtà e Azione e Casapound - si sta ricompattando proprio sulla forte contestazione della mostra alle Gallerie degli Uffizi e in generale del movimento globale "Black Lives Matter".

Contestazione social ma anche 'di piazza', costantemente monitorata in questi giorni dagli addetti all'ordine e alla sicurezza pubblica.