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Cronaca

"Bilanci taroccati": la società che gestisce la Tramvia a rischio commissariamento

Il giudice decide venerdì prossimo. E le opposizioni in Palazzo Vecchio chiedono una commissione d'inchiesta

E' la settimana più lunga e difficile quella appena inziata per Gest, la società che gestisce la tramvia fiorentina. A Palazzo Vecchio, scrive La Nazione, le opposizioni vanno all’attacco e chiedono una commissione d’inchiesta sui bilanci dell'azienda.

E venerdì prossimo, il giudice Silvia Romeo potrebbe decidere sulla richiesta di commissariamento avanzata dalla procura: secondo i pm, infatti, la società con sede a Scandicci avrebbe 'taroccato' i bilanci con l’obiettivo di occultare i redditi e quindi alterare i rapporti economici con Palazzo Vecchio.

L'intercettazione

"Se non abbiamo la capacità di fare fumo sufficiente per mascherare la cosa loro chiederanno un riequilibrio", dice il presidente di Ratp Italia, Francois Mazza, in un’intercettazione con l’ad di Gest Jean Luc Laugaa che la procura ritiene tra le più importanti a sostegno della propria tesi.Sia Mazza che Laugaa sono finiti sul registro degli indagati.

Un'inchiesta tira l'altra

Ad indagare su Gest, riporta sempre La Nazione, i pm fiorentini hanno cominciato per via di un’altra inchiesta che coinvolge sempre "i francesi" vincitori della maxi gara regionale per il trasporto pubblico locale. Nel mirino, poi, è finita anche un'altra società, ovvero Tram Spa. Vige infatti un singolare rapporto a tre, nel contratto che regola il servizio, con la Tram spa in mezzo a Gest e Comune.

Nel 'triangolo', la parte pubblica, ovvero Palazzo Vecchio, si troverebbe 'in minoranza' perché, secondo le ipotesi accusatorie, il soggetto terzo, ovvero Tram spa, sarebbe molto, forse troppo 'vicina' a Gest, come dimostrerebbero anche gli incroci nelle cariche ai suoi vertici. Per esempio, l'ex vertice di Tram spa e stato poi presidente di Gest (fino 2016).

Questa presunta 'vicinanza' tra i due soggetti si sarebbe fatta ancora più concreta con la privatizzazione di Ataf, secondo la procura. In origine, infatti, Ataf rappresentava la presenza pubblica in Tram spa. Ma dal 2016 la sua partecipazione è stata ceduta a un fondo lussemburghese.

Gli accantonamenti

Infine, sul fronte accantonamenti, la procura contesta a Gest di aver nascosto il suo "utile eccessivamente positivo" gonfiando gli accantonamenti per ottenere un rapporto vantaggioso nella concessione. Gest replica di aver messo da parte per quando il materiale diverrà più vetusto e la manutenzione sarà più costosa.

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