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Cronaca

Bike Sharing, in arrivo 8mila biciclette a 'flusso libero'

Bocciato il piano delle stazioni di ritiro e consegna, via libero al 'modello Shanghai'

Ottomila biciclette prenotabili con apposita app su smartphone, a 'flusso libero', cioè non da ritirare e consegnare in apposite stazioni, ma da poter lasciare “ovunque”, nelle rastrelliere o in apposite nuove aree di sosta che l'amministrazione comunale ha in mente di creare. E' questa la linea di fondo del progetto di bike sharing approvata ieri dalla giunta di Palazzo Vecchio, che si tradurrà ora in un bando pubblico per affidare il servizio.

“Un sistema che, grazie alla geo-localizzazione, garantisce maggiore flessibilità, economicità ed efficienza comportando minori costi di gestione e manutenzione rispetto a quello a stazioni fisse”, assicura l'assessore alla 'smart city' Giovanni Bettarini. Il modello a 'flusso libero' è usato per esempio a Shanghai, in Cina, mentre in tante altre città, italiane ed europee, da Milano a Parigi, sono utilizzati gli stalli fissi per ritiro e consegna.

“Con il flusso libero saranno disponibili fino a 8mila biciclette, mentre il precedente progetto ne prevedeva 975 in 65 stazioni”, sottolinea Stefano Giorgetti, assessore alla mobilità. Le bici potranno essere individuate attraverso sistemi di posizionamento Gps e smartphone, più o meno come avviene per i servizi di car sharing già presenti in città. “Il servizio consente di utilizzare la bici senza vincoli di prenotazione o luogo di sosta, con una diffusione territoriale più estesa e più capillare rispetto al bike sharing a postazione fissa”, spiegano da Palazzo Vecchio.

Sicuramente dovranno essere istallate nuove rastrelliere (o aree di sosta ad hoc) perché quelle attuali sono già ora insufficienti per i ciclisti, figuriamoci in caso debbano accogliere 8 mila nuove biciclette. Nelle prossime settimane sarà stilato il bando pubblico ("l’utente dovrà poter visualizzare le bici disponibili, prenotarle, sbloccarle a inizio utilizzo e bloccarle al termine, pagare, segnalare guasti, malfunzionamenti o comportamenti scorretti da parte di altri utenti, tutto tramite un’apposita applicazione per smartphone. Il servizio - prescrive Palazzo Vecchio -, dovrà essere assicurato per tutti i giorni dell'anno 24 ore su 24") nella speranza che qualcuno si faccia avanti per far partire il servizio.

Di bike sharing si parla da anni, era per esempio previsto al punto 33 delle 100 cose da fare in 100 giorni nel programma di Matteo Renzi sindaco: “Abc di ogni intervento – spiegava il punto del programma -, è una valorizzazione della bicicletta come possibilità reale di mobilità alternativa. Presentazione degli interventi di Bike sharing, di manutenzione e miglioramento delle rastrelliere”. Poi non se ne fece nulla, speriamo che questa sia la volta buona.

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