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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Ecco il sistema contro i furti delle bici a Firenze eppure "non c'è intesa con il Comune"

"E' dal 2007 che abbiamo proposto di adottare il metodo Bicisicura al Comune di Firenze ma in prima battuta non c'è stata risposta positiva. Poi, dalla primavera 2012, abbiamo avuto molti incontri ma che ancora non si sono concretizzati"

Cosa c'è di più brutto che uscire dall'ufficio e non trovare la propria bicicletta? E magari essere anche beffati perché l'unica cosa che rimane delle due ruote è il lucchetto rotto? E' noto che le biciclette sono piuttosto facili da rubare ed è difficile, se non impossibile, ritrovarle. Firenze, come Roma, Milano, non fa eccezione. Quindi come risolvere questa sorta di piaga?

Sta prendendo sempre più spazio un progetto, ‘Bicisicura’, che prevede la registrazione volontaria delle due ruote all’interno di registro italiano di bici. Il progetto prevede che il ciclista iscriva volontariamente la propria bici al registro: generalità collegate a una targa, un numero di telaio e una foto. 

Un registro ‘open’ a cui potranno accedere sia i singoli cittadini che trovano una bicicletta abbandonata sia le forze dell'ordine per controllare in tempo reale se la bici è rubata o no. Tutto questo con internet o una telefonata al numero verde,  attivo H24.

Un sistema come spiega Marco Pratesi del progetto Bicisicura, “che ha consentito di ridurre di 10 volte per le bici targate il numero di furti e ha permesso la restituzione ai proprietari di un numero maggiore di 20 volte rispetto a quelle non targate”.

Un progetto privato che è presente dal 2007 anche a Firenze, ma che ancora non ha trovato il pieno accordo dell'amministrazione comunale. Amministrazione che però rimane vicina alla tematica delle ruote. Infatti nella conferenza stampa di Capodanno il sindaco Matteo Renzi ha annunciato il potenziamento delle piste ciclabili, prima  fra tutte quella dell'Argingrosso, che da tempo aspetta di essere prolungata fino alla Greve per poi risalire in direzione di Scandicci. Con più piste ciclabile è anche ipotizzabile che ci saranno più manubri in giro per la città.  Popolo delle due ruote, tra l’altro, di cui fa parte lo stesso sindaco. A cui sfortunatamente hanno già pizzicato l’olandesina per ben due volte.

E' dal 2007 che abbiamo proposto di adottare il metodo Bicisicura al Comune di Firenze, - spiega  Pratesi - ma all'inizio non c'è stata risposta positiva. Poi dalla primavera 2012 abbiamo avuto  molti incontri con l'ex Assessore Mattei ed il consigliere delegato dal Sindaco Renzi alla mobilità  ciclabile ma che ancora non abbiamo concretizzato. La città però non è stata ad  aspettare e molti rivenditori hanno deciso di attivarsi autonomamente e proporre nei propri negozi congiuntamente alla bicicletta anche il nuovo lucchetto e il servizio di targatura della bici ad un costo di 9,90 euro”.

Un 'iniziativa spontanea che ha portato a fine 2013 ad avere sul territorio provinciale già oltre 1000 targhe. La targa alla bici oltretutto non è l'unico sistema. Per renderla, diciamo, “a prova di ladro” esiste anche la tecnica della ‘punzonatura’, cioè l'incisione di un codice sul telaio della bici. “Modalità – secondo Pratesi  - che comporta  l'acquisto di un macchinario molto costosa ed anche tempi più lunghi rispetto al sistema targa”.

Bicisicura

“Nel pacchetto che presentiamo alle amministrazioni comunali – continua Pratesi - c'è anche la possibilità, una volta entrato a regime il progetto, dietro richiesta dello stesso comune, forniamo, come rimborso, le nostre bici civetta. Si tratta di una bici particolare con navigatore gsm che viene posizionata nelle zone calde, dove i furti sono più frequenti. Appena la bici viene ‘presa’ arriva un segnale sullo smartphone dell'agente la collocazione del mezzo, così da poterlo rintracciare”.

Per Firenze, Bicisicura avrebbe pensato anche ad un servizio in più, studiato per risolvere l'annoso problema delle biciclette abbandonate nelle rastrelliere, che al momento della pulizia devono essere rimosse e trasportate in depositeria con costi per rimozione e trasporto. L'idea sarebbe di avvisare con un sms i ciclisti (con bici targata) in modo da evitare la rimozione. A questo va aggiunto anche la promozione di una campagna di sensibilizzazione sull'usato sicuro. Una specie di codice etico per i rivenditori che li impegni a verificare sul registro italiano bici la provenienza delle bici usate acquistate da privati. Un progetto che ha l'obiettivo di contrastare il mercato delle bici rubate.

Un progetto, quello di Bicisicura, già attivo in 45 città italiane, in gran parte nella pianura Padana e che vede nella nostra regione circa 5000 adesioni di cui 2000 divise tra il Comune di Lucca e Viareggio oltre che a negozianti e cittadini.

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