Bekaert, Di Maio a nello stabilimento: "Ottimista sull'acquirente"

Il vicepremier e ministro del lavoro Luigi Di Maio è tornato ieri allo stabilimento Beakert di Figline Valdarno, in occasione di un'assemblea dei lavoratori. Gli operai lo hanno accolto con un lungo applauso, consegnandogli una targa con scritto 'Luigi Di Maio uno di noi'.

“Questa non è una vittoria mia, io ho fatto solo il mio dovere di ministro, la battaglia l'hanno fatta loro, i lavoratori, che hanno portato la Bekaert all'attenzione del mondo”, ha detto Di Maio, in riferimento alla misura approvata dal governo che ripristina la cassa integrazione per cessazione d'attività (era stata abolita dal governo Renzi).

Una misura che dà sollievo ai 318 lavoratori dello stabilimento per il prossimo anno, dopo la lunga battaglia seguita all'annuncio della multinazionale di licenziare in tronco tutti e 318. Ora il problema si sposta sulla reindustrializzazione e il rilancio del sito produttivo.

“Queste persone devono tornare a lavorare perché ne hanno tutto il diritto. Siamo dalla parte di chi non delocalizza e vuole investire in Italia. Di fronte ad una multinazionale che se ne scappa in Romania o in Polonia, lo Stato viene qui, dà una mano a chi chiede aiuto e fa tutto il possibile per far tornare le persone a lavorare”, ha aggiunto il vicepresidente del consiglio, parlando dietro allo striscione appeso dai lavoratori con la scritta '318 volte grazie'.

Sarebbero già tre i gruppi potenzialmente interessati all'acquisto della fabbrica. Sui possibili acquirenti, ha commentato Di Maio, “sono molto ottimista, però su queste cose è sempre meglio tenere la riservatezza perché è una questione molto delicata”. Per il capo politico dei 5 Stelle si è trattato di un ritorno allo stabilimento dopo la visita e la promessa del 10 agosto scorso del ripristino della cig per i lavoratori: “Un impegno che abbiamo mantenuto”.