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Cronaca Centro Storico / Piazza di Santa Maria Novella

La Beata Villana e lo specchio del diavolo: storia di una fiorentina beatificata

Nella chiesa di Santa Maria Novella è custodito un bellissimo monumento funebre in onore di una giovane fiorentina

Nella chiesa di Santa Maria Novella è custodita una tomba di marmo, un bellissimo monumento funebre che cela la storia di una donna che ha vissuto tra il sacro e il profano: la Beata Villana Delle Botti.

Villana nacque nel 1332 da una nobile famiglia i Delle Botti. Era una ragazzina timida, molto bella e profondamente devota alla vita religiosa, ma il suo sogno di dedicarsi solo a Dio fu infranto dal matrimonio obbligato con Rosso Bentintendi. Dopo l’unione perse ogni pudore e si lasciò trasportare nel turbinio della lussuria, tra feste e adulteri.

Desiderata da ogni uomo di Firenze la giovane e bella si faceva, giorno dopo giorno, strada tra i vizi più peccaminosi. Una mattina però, mentre si stava truccando per uscire, si guardò allo specchio e non vide il suo bel volto, ma il demonio. In preda alla disperazione fece cadere a terra lo specchietto e andò a guardarsi in tutti gli altri specchi della casa vendendo sempre e comunque l’espressione compiaciuta del diavolo.

Capendo che quel messaggio le era stato mandato da Dio, per portarla di nuovo sulla retta via, decise di spogliarsi degli abiti eleganti, rinunciò alla sua vita lussuriosa e si donò solo alla rettitudine e alla bontà aiutando, ad esempio, molte meretrici. Alla giovane età di 28 anni morì, fu sepolta nella tomba marmorea nel 1361 e nel 1824 fu beatificata da Papa Leone XII.

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