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Cronaca Centro Storico / Piazza del Duomo

La beffa dei pisani e le colonne "magiche" del Battistero

Il fatto successe nel 1117. Le due colonne dovevano essere un dono magico di riconoscenza da parte dei pisani ai fiorentini

Che burloni questi toscani! Non perdiamo mai occasione per fare scherzi e sdrammatizzare, questo avveniva anche tra nemici ad esempio tra pisani e fiorentini. Oltre alle lotte si divertivano a prendersi in giro e ad umiliarsi reciprocamente.

Era il 1117 e sembrò un miracolo: pisani e fiorentini furono uniti su uno stesso fronte. Mentre i primi erano impegnati in una guerra nelle isole Baleari contro i Saraceni, i secondi difesero Pisa in loro assenza.

Per ringraziare gli avversari, i pisani decisero di offrire in dono a Firenze e ai suoi cittadini due preziose colonne in porfido. Queste facevano parte dei saccheggi a Maiorca e Minorca e erano avvolte da un’aura di leggenda: si narrava che la pietra lucente, color viola porpora, avesse il potere magico di far riflettere i volti dei criminali rimasti impuniti.

I fiorentini, molto riconoscenti, trasportano le due colonne lungo l’Arno su un barcone, organizzarono una grande festa e po posizionarono i due regali ai lati della porta del Paradiso del Battistero. Quasi subito però i fiorentini si resero conto di essere stati beffati: le due colonne erano state rese opache, si dice che i pisani abbiano acceso un grande fuoco, la sera prima di donarle, sul quale hanno posto le due colonne privandole, per colpa delle alte temperature, della loro capacità riflettente e quindi della magia.

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