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Cronaca

Bimbo ritrovato in Mugello, il sindaco di Palazzuolo difende i genitori: "Morbosità nel giudicare la famiglia"

Le parole del primo cittadino a 'Repubblica Firenze', mentre intanto si muovono i servizi sociali

"Assolutamente improbabile che alla famiglia venga tolto il piccolo. Sicuramente hanno avuto un momento di distrazione ma dubito che si arrivi a tanto a meno che non sia la magistratura a disporlo. C'è un certo grado di morbosità nel giudizio che si sta dando alla famiglia, quel che si fatica a capire è che qui a Palazzolo la maggior parte delle case non hanno cancelli e si lasciano le chiavi attaccate alla macchina".

Così il sindaco di Palazzuolo sul Senio Gian Piero Moschetti a Repubblica Firenze, in merito alla vicenda del piccolo Nicola Tanturli, ritrovato mercoledì mattina dopo 36 ore di scomparsa. Una vicenda che ha scatenato una ridda di prese di posizioni e commenti, anche sui social network.

Nel frattempo proseguono le indagini della procura del pm Giulio Monferini, che ha aperto un fascicolo al momento senza ipotesi di reato e senza indagati.

"Al momento che la magistratura ci darà indicazioni ci muoveremo. Un'occhiatina alla situazione andrà data", commenta sempre a Repubblica il presidente della Società della Salute Mugello Filippo Carlà Campa.

"Dobbiamo sfatare il mito che i servizi sociali portano via i bambini alle famiglie, quello lo decidono i tribunali. Noi comunque siamo prontissimi a intervenire", aggiunge il direttore della Sds Michele Mezzacappa.

E' stata ritirato fuori anche un episodio di alcuni anni fa, con l'altro figlio della coppia, ora di 4 anni e allora anche lui di un paio di anni di età, che si era allontanato di alcune centinaia di metri da casa, ma la maggioranza della comunità di Palazzuolo sarebbe schierata al fianco dei genitori, descritti come persone per bene.

Quanto ai punti da chiarire, la madre dei piccoli ha ribadito che Nicola era stato messo sul letto matrimoniale nel tardo pomeriggio con i sandali ai piedi, non tolti per non svegliarlo.

Le tracce di sangue alla maniglia di casa, riporta il Corriere Fiorentino, sarebbero 'secche', vecchie insomma, e confermerebbero la versione del padre: "Nicola era in grado di aprire la porta".

Dopo una notte in osservazione all'ospedale pediatrico Meyer Nicola è stato dimesso ieri mattina, in buone condizioni. Dall'ospedale ci sarebbe la conferma che un bimbo di 21 mesi potrebbe essere restato senza cibo né acqua per circa 36 ore (potrebbe anche aver bevuto durante il percorso). Da chiarire il percorso fatto dal bimbo, di circa 4 chilometri. Gli accertamenti proseguono, anche da parte della procura dei minori. Da vedere appunto se saranno presi provvedimenti a tutela del piccolo nel caso si riconosca una situazione di rischio.

I punti da chiarire sul ritrovamento

Il momento del ritrovamento / VIDEO

Il bambino è vivo

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