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Cronaca

Dramma in piscina: ancora in prognosi riservata il bimbo ricoverato al Meyer

I medici del pediatrico fiorentino hanno subito escluso traumi cranici. Forse per il bambino di sette anni si tratta di un malore sopraggiunto mentre faceva il bagno

E’ ancora in prognosi riservata al Meyer di Firenze il bimbo di 7 anni, residente a Firenze, che nella giornata di ieri avrebbe accusato un malore un malore dopo essere entrato in una delle piscine dell'Acquapark ‘Crocodile’ di Monte San Savino (Arezzo). Nell’impianto era arrivato assieme ad altri 23 suoi coetanei, accompagnati da 4 educatrici delle associazioni che gestiscono il Centro estivo organizzato dal Quartiere 2 del Comune di Firenze. Proprio una delle educatrici sarebbe stata la prima persona ad accorgersi che il bambino aveva problemi portandolo subito fuori dall'acqua. Non è ancora chiaro cosa sia successo, sul posto sono intervenuti i carabinieri e il pm della procura di Arezzo Roberto Rossi ha già aperto un fascicolo.

In quella stessa piscina, due anni fa, il primo luglio 2010, morì un altro bambino: Stefan Tironiac, 10 anni, di origine romena ma da anni residente ad Arezzo con i genitori. In quel caso la dinamica venne subito ricostruita: Stefan era in acqua quando fu colpito alla testa, accidentalmente, da un coetaneo che si era buttato in piscina. Subito scattarono i soccorsi, ma per Stefan non ci fu niente da fare. Morì per annegamento. Oggi, in un primo momento, sembrava che il bambino, al suo fianco ci sono ora i genitori, avesse battuto la testa. Ma proprio i medici del Meyer, dove è stato subito trasferito con l'elisoccorso, avrebbero escluso traumi.

I sanitari per adesso non si sono sbilanciati: “ci vorranno almeno 48 ore”. Anche la ricostruzione dell'assessorato all'educazione del Comune di Firenze e di Antonella Agresti, la presidente dell'associazione sportiva Vivarium che con la cooperativa Alambicchi gestisce i Centri estivi del Quartiere 2, escludono che il bambino abbia avuto traumi. “Era nell'acqua bassa” dice l'assessore Rosa Maria Di Giorgi, “insieme a tutti i suoi coetanei e alle 4 educatrici a giocare” prosegue Agresti. Una volta sul bordo della piscina il bimbo è stato soccorso dal medico del 118 che lo ha intubato e stabilizzato prima di trasferirlo a Firenze con l'elisoccorso Pegaso. Era al Centro estivo dal primo luglio scorso e la gita di oggi all'Aquapark era una delle più attese da lui e dai suoi compagni. “Da 1996 gestiamo i Centri estivi – conclude Agresti - e quest’anno abbiamo circa 2000 bambini. La nostra prima preoccupazione è proprio la sicurezza. Ora speriamo che tutto si risolva al meglio”.

 

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