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Cronaca

"La sera mi chiudono a chiave": il bimbo che cresce in carcere a Sollicciano

Giacomo ha sei anni e da oltre cinque vive nel carcere di Sollicciano con la madre. Non dovrebbe stare lì ma ancora nel nostro paese non esistono strutture per accoglierlo

Una storia terribile: Giacomo ha sei anni e da oltre cinque vive con la madre nel carcere di Sollicciano. Non ha commesso nessun reato eppure è il detenuto più piccolo, visto che il suo sembra essere un caso unico, visto che ha praticamente passato tutto al sua vita in cella, come se fosse stato condannato all'ergastolo.

E' arrivato nella sezione femminile di Sollicciano come ospite nel 2010. Con lui c'era la madre, detenuta per reati connessi allo sfruttamento della prostituzione. All'epoca aveva un anno e in carcere ha imparato a camminare e parlare.

La legge prevede che i bambini non vengano separati dalle madri detenute fino a tre anni. Una legge del 2011 ha aumentato fino a sei anni l’età dei bambini che possono stare con le madri a patto però che siano in un Icam, un istituto a custodia attenuata per le detenute madri, quello che Firenze aspetta da anni. Nel caso della madre di Giacomo qualsiasi percorso alternativo è stato impossibile: troppo alta la pena da scontare per reati gravi. Così il bimbo è rimasto in carcere. Spiega Franco Corleone, garante regionale per i diritti dei detenuti:

Conosciamo questa vicenda e la stiamo seguendo da tempo contiamo di arrivare a una soluzione entro settembre, quando il bambino comincerà ad andare a scuole

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