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Galleria degli Uffizi: la procura indaga sui ‘bagarini’ per saltare la coda

La procura sta verificando se nella vendita di biglietti a prezzo maggiorato via siano o meno reati. I biglietti verrebbero acquistati regolarmente su internet per poi essere rivenduti fuori dal museo

Dopo che la stampa locale ha riportato della presenza di bagarini fuori dalla Galleria degli Uffizi, che vendono biglietti a prezzi maggiorati per saltare la fila e passare avanti ad altri visitatori, la procura indaga per verificare se ci siano o meno reati.
E’ stato lo stesso procuratore capo Giuseppe Quattrocchi ad aprire un fascicolo esplorativo su questo fenomeno che, secondo quanto riportato dai quotidiani, sarebbe alimentato da alcune associazioni e favorito dalle lunghe code davanti all'ingresso del museo.

Secondo quanto finora ricostruito nelle indagini, i biglietti del museo vengono acquistati regolarmente su Internet o nelle biglietterie automatizzate da associazioni che poi, ritenendo di offrire un servizio, li propongono a prezzo più alto ai visitatori in attesa di entrare al museo come parte di un 'pacchetto' da circa 35 euro a persona che comprende anche una visita guidata.

Di fronte a questa situazione, presso gli ingressi al museo, la Soprintendenza speciale per il Polo museale fiorentino ha affisso degli avvisi nei quali si indicano i prezzi e si informa che ogni maggiorazione è frutto di iniziative esterne all'amministrazione.

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