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Giovedì, 7 Dicembre 2023
Cronaca Campi Bisenzio

Avvisi di garanzia ai lavoratori di Mondo Convenienza, il Si Cobas: "Vogliono criminalizzare la protesta ma non ci spaventano"

Ieri gli avvisi di garanzia, questa sera iniziativa di solidarietà al presidio Gkn e poi in via Gattinella

Da un lato la proposta di ritirare i 25 licenziamenti, a patto però che si interrompa il blocco, dall’altro 32 avvisi di garanzia per i protagonisti del blocco stesso con l’accusa di violenza privata. 

Resta alta tensione allo stabilimento di Mondo Convenienza a Campi Bisenzio, alla vigilia dell’appuntamento di stasera dove tra l’altro (a pochi metri di distanza, al presidio Gkn), verrà  presentata la campagna ‘Mondo Convergenza’.

“Questo avviso di indagini in corso, credo sia il termine tecnico più corretto, non ci stupisce - afferma Luca Toscano dei Si Cobas Firenze Prato - Non è la prima volta che si vuole criminalizzare il diritto di sciopero e si fa sempre nello stesso modo. Poiché il reato di picchetto non è previsto nel nostro Codice, si punta a ricondurlo dentro quello della violenza privata. Ma accusare i lavoratori di aver impedito con violenza o minaccia di fare qualcosa, stando seduti a terra, mi sembra molto più che una forzatura. Le violenze ci sono state, ma non da parte di chi sta scioperando. Comunque non è la prima volta, tra Firenze e Prato, che ci troviamo di fronte questo tipo di accusa. Ci sembra più che altro un tentativo di spaventare e la risposta è stata chiara: rilanciamo con l’iniziativa ‘Aspettando la Martinella’, al presidio della Gkn che poi si sposterà ai cancelli di via Gattinella con un concerto a cui parteciperà anche Lodo Guenzi. Rispondiamo così a chi ci vuole criminalizzare”. 

Nessun passo indietro, insomma e tanto scetticismo di fronte ai messaggi lanciati dalle due aziende: dopo l’apertura di Rl2 al ritiro dei licenziamenti, ieri in una nota Mondo Convenienza pur rivendicando “la piena legittimità delle dinamiche di appalto ad oggi perseguite” aveva espresso soddisfazione per la sottoscrizione del verbale di intesa a livello nazionale con Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil in base al quale “si farà parte attiva verso i propri appaltatori in un percorso finalizzato all'applicazione di un Ccnl firmato dalle organizzazioni sindacali più rappresentative a livello nazionale, laddove non presente”.

“L’assemblea ha deciso di proseguire con la protesta, perché a mobilitazione finita le cose non cambiano - ribadisce Toscano - Lo abbiamo visto sempre qui a Campi nel 2014 e a Bologna nel 2017. Non vogliamo promesse, ma fatti concreti. Oggi è assurdo proclamare che la vertenza è risolta, perché ai lavoratori viene chiesto di tornare sui loro passi senza che sia cambiato niente rispetto al primo giorno del presidio. È sempre in vigore un regolamento aziendale, abbiamo committente e appaltatrice che disertano i tavoli istituzionali e nella nota si parla genericamente di un contratto nazionale, senza neanche specificare quale: i fatti sono questi”.

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