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Cronaca

Animali, aumentano gli avvelenamenti: tra le vittime anche specie rarissime

Il report annuale della Polizia provinciale sui casi del 2013. Tra gli animali avvelenati anche la poiana e il falco di palude

La Polizia provinciale ha reso noto il rapporto 2013 sul fenomeno degli avvelenamenti degli animali. Nel corso del 2013 le segnalazioni di avvelenamento di animali e di rinvenimento di esche avvelenate sono state in totale 137; di queste, al momento 37 sono state archiviate, 36 sono risultate infondate e 64 sono quelle che in base agli accertamenti svolti sono risultate avvelenamenti di animali con esche e, di conseguenza, sono state trasmesse alla Procura della Repubblica sotto forma di comunicazione di reato in quanto illeciti penali; delle 64 segnalazioni 2 sono ancora in fase di accertamento in quanto non sono ancora i responsi delle analisi tossicologiche condotti sui campioni biologici.

Nel 2013 si denota una maggiore frequenza di casi di avvelenamento in ambito rurale, piuttosto che urbano, rispetto agli anni passati.

Per quanto riguarda gli animali coinvolti negli avvelenamenti. Le specie domestiche risultano le più colpite anche se le specie selvatiche sono sottostimate in quanto raramente vengono segnalate sia perché prediligono ambienti scarsamente popolati andando a morire in luoghi nascosti, sia perché in pochi segnalano il fatto a meno che la carcassa rappresenti un pericolo o un disturbo per la collettività. Tra le specie selvatiche rimaste vittime di bocconi avvelenati nel 2013 si registrano due specie particolarmente protette ovvero la poiana e il falco di palude. Per avvelenare gli animali vengono usati metaldeide, sostanze ad attività anticoagulante, fosfuro di zinco e pesticidi organo clorurati.

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