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Cronaca

Autovelox, battaglia Aduc-Comune: il Giudice di Pace accoglie un ricorso

Il Giudice di Pace ha accolto il ricorso contro il Comune di un automobilista multato in viale Spartaco Lavagnini. Aduc chiede ai cittadini di continuare su questa strada

Potrebbe diventare il Cavallo di Troia della battaglia lunga un anno tra Aduc e Palazzo Vecchio. Ricorsi, lettere tra l’associazione e l’amministrazione, un faccia a faccia che ora sembra aver trovato una via d’uscita, o almeno un precedente, che sembra l’apripista per una pioggia di possibili azioni legali. Il Giudice di Pace di Firenze ha accolto il ricorso di un automobilista multato su viale Spartaco Lavagnini dalla  macchinetta funesta. Il “responso”, sulle cui motivazioni ci sarà attendere il deposito della sentenza,  si basa sulla perizia del suo consulente tecnico d'ufficio.  L’Aduc scrive sotto forma di  comunicato un allungato “Te lo avevo detto”. L’autovelox di viale Lavagnini insieme ad un altro folto numero di quelli presenti in città sarebbero “illegittimi” se non accompagnati da un vigile urbano.

Perchè? “La questione è molto semplice- scrive  Aduc -addirittura banale: gli autovelox fissi senza la presenza dei vigili possono essere utilizzati, nei centri urbani, solo su strade di scorrimento. Eppure, nessuno dei viali fiorentini ha le caratteristiche per essere classificato come tale: mancano requisiti macroscopici, quali: semafori a ciascuna intersezione, banchina pavimentata a destra e parcheggi laterali in aree chiuse. Non ci vuole un esperto per verificarlo”.

Poi dei rimproveri duri contro Palazzo Vecchio “Nonostante sia chiaro da molto tempo- scrive Aduc - che il Comune viola la legge per far cassa con autovelox illegittimi, tutto procede come se niente fosse. L'Amministrazione comunale è ben consapevole che, nonostante qualche migliaio di verbali impugnati e annullati, la stragrande maggioranza dei cittadini paga la multa pur di evitare le lungaggini del ricorso al giudice. Per questo motivo ci siamo rivolti alla Procura della Repubblica, si' che sanzioni gli aspetti penali della vicenda.
E’ questa la stessa impostazione che spinge i gestori di servizi, dalla telefonia all’energia, a colpire i propri utenti con comportamenti scorretti: in assenza di una giustizia efficace, violare la legge conviene. Le istituzioni che dovrebbero intervenire a ripristinare la legalità, Prefettura in primis, chiudono un occhio o addirittura, come nel caso fiorentino, si rendono complici del Comune. E con questo provocano danni alla sicurezza stradale, che invece trarrebbe beneficio da un intervento strutturale sui viali per trasformarli in vere strade di scorrimento. Fino a quando lo Stato non interverrà a bloccare e sanzionare l’operato del Comune, spetta ai singoli cittadini lottare per i propri diritti, un ricorso alla volta. Non si tratta solo di non pagare multe illegittimamente accertate, ma di difendere e affermare lo Stato di diritto: tutti, privati cittadini e pubblici amministratori, sono assoggettati alla Legge”.
 

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