I Cobas proclamano per il 10 ottobre una giornata di sciopero dei lavoratori di Autolinee Toscane e portano la protesta davanti ai palazzi delle istituzioni. In uno striscione affisso fuori da palazzo del Pegaso, sede dell'assemblea toscana, il sindacato attacca: "Consiglio regionale muto, il silenzio è complice".

I lavoratori incroceranno le braccia lunedì prossimo, 10 ottobre: il personale in movimento dalle 6 al termine del servizio, impiegati e operai per l'intero turno di lavoro. Nel pomeriggio è previsto un presidio sotto palazzo Vecchio, in concomitanza con la seduta del consiglio comunale. 

Il quadro che viene raccontato dai Cobas, e che è all'origine dell'iniziativa di mobilitazione, vede problemi costanti di corse saltate dei bus e un esodo degli autisti, scoraggiati dall'inadeguatezza degli stipendi corrisposti a Firenze. "Ciò che viviamo ad oggi - si legge in un volantino informativo dell'organizzazione- rappresenta purtroppo l'evidente e ovvia conseguenza della privatizzazione di ciò che avrebbe dovuto essere un bene comune e pubblico. A maggior ragione perché pagato e sostenuto da utenti e contribuenti".

La condotta delle istituzioni rende poi peggiore le cose: "Ciliegina sulla torta è l'indifferenza dei governanti regionali e comunale" che di fronte "a tale scempio e nonostante le tante denunce e segnalazioni continuano imperterriti a non farsi carico delle gravi problematiche del servizio".

Nella seconda pagina gli orari