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Cronaca

Attentato a Londra, Nardella: "Ipoteticamente anche Firenze nel mirino del terrorismo"

Il sindaco: "Più azioni di Intelligence". E sugli attacchi con tir e auto:"Nelle città può aiutare avere grandi aree pedonali"

L'incubo terrorismo si riaffaccia dopo l'attentato di ieri nel cuore di Londra, dove ci sono stati tre morti e una quarantina di feriti. All'indomani dell'attentato, un uomo si è lanciato con un suv contro la folla di fronte al Big Ben, è intervenuto il sindaco Dario Nardella parlando su Rai 3 al programma Agorà. "Nelle città può aiutare avere grandi aree pedonali. Ad esempio a Firenze abbiamo una delle più grandi aree pedonali d'Italia e questo consente di controllare meglio, non solo i camion, penso all'attentato terroristico di Nizza, ma anche i veicoli. Quindi credo che una delle precauzioni sia proprio quella di avere grandi aree pedonali ben presidiate".

Certo, ha aggiunto, "i lupi solitari sono difficili da prevedere, perchè non hanno un apparato organizzativo e destano ancora più preoccupazione" perchè "giocano sulla sorpresa, sul sensazionalismo".

In pratica "vogliono terrorizzare" con azioni che mettono al centro "città con un forte valore simbolico politico e culturale". Per questo, riferendosi alle città d'arte del nostro Paese, "Firenze, come Roma, Venezia, sono certamente città che ipoteticamente possono essere messe nel mirino del terrorismo. E' necessario quindi avere un'attenzione maggiore grazie all'intelligence e al presidio delle forze dell'ordine".
  
“Tutte le città d'arte, che rappresentano un simbolo, sono obiettivo del terrorismo. L'Italia non è immune dal rischio e chiedo ai cittadini di collaborare e segnalare episodi sospetti”, ha aggiunto in mattinata Nardella, che ieri ha incontrato il vice capo della polizia in vista del G7 della cultura che si terrà a Firenze i prossimi 30 e 31 marzo. “Tutta la solidarietà al popolo inglese - ha concluso il sindaco -. Non ci chiuderemo dentro le nostre case, Firenze ha vissuto il terrorismo sulla propria pelle con la bomba ai Georgofili, sappiamo cosa vuol dire”.

Il primo cittadino ha anche dato alcune indicazioni. "Dobbiamo convivere con il terrorismo - ha spiegato - ma, attenzione, dobbiamo avere la capacità di reagire e le città sono destinate ad essere luoghi di convivenza, aperti, multiculturali, con spazi pubblici da vivere". Per questo "la scorsa settimana sono andato a parlare di valori, di Costituzione, nella moschea di Firenze. Proprio perchè credo che qui non ci sia una matrice religiosa, di un islam contro l'Occidente. Sbaglieremmo a banalizzarla in questi termini. C'è piuttosto uno scontro tra la civiltà dell'odio e quella che guarda alle relazioni umane e alla qualità della vita".

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