Ataf smentisce tutto: “Nessuno stop dei bussini elettrici”

Arriva una secca smentita alle notizie, riportate ieri da alcuni organi di stampa su uno stop dei bussini elettrici, del Presidente di ATAF Renato Mazzoncini, che sul tema ha avuto con il vicesindaco di Firenze Dario Nardella un colloquio, che ha confermato la piena convergenza sul tema.

Sarebbe stata proprio la convinzione nella necessità di mantenere e sviluppare la mobilità elettrica, infatti, che ha portato i nuovi soci di ATAF Gestioni in rotta di collisione con la società Tecnobus, costruttore dei bussini fiorentini e appaltatore per la loro manutenzione.

In tutto il mondo si sta sviluppando la mobilità elettrica. E' infatti ormai conclamato che i maggiori costi di acquisto, legati principalmente alle batterie, si recuperano nel giro di pochi anni con le economie realizzate su consumi (i motori elettrici sono 3 volte più efficienti degli endotermici) e manutenzioni (organi meccanici assai più semplici).

“E proprio sul contratto di manutenzione – si legge in una nota - nasce il paradosso: a fronte di un costo medio di manutenzione di 0,4 € al chilometro del parco autobus da 12 metri (i bussoni che fanno il grosso del servizio fiorentino) il contratto con Tecnobus di manutenzione dei bussini elettrici costa 1,5 € al chilometro batteria esclusa. La contestazione e la conseguente rottura del rapporto con Tecnobus nasce quindi proprio dalla volontà di perseguire e potenziare la mobilità elettrica, rendendola non solo sostenibile sul piano ambientale ma dimostrando la sua competitività anche a livello economico.”

Per questo è stato deciso che la manutenzione verrà quindi internalizzata da ATAF Gestioni e sono già in corso contatti per il potenziamento del numero di bus elettrici che circoleranno per Firenze.