rotate-mobile
Cronaca Centro Storico

Ataf: utente timbra il biglietto e si prende ugualmente la multa

E' successo ad un nostro lettore. Il titolo di viaggio è stato convalidato alle 18:53, due minuti prima del controllo delle 18:55. Cinquanta euro di multa, rabbia e l'immediato ricorso

Un pareggio di bilancio lo ottieni perseguendo una linea ben precisa, che può essere quella della fermezza. Ma è consentito pagarne in buonsenso? La segnalazione che ci arriva da un lettore supera, forse, anche la mera questione del buonsenso civico e professionale. Il lettore è stato multato su un mezzo Ataf per aver “Timbrato il titolo di viaggio a verifica già iniziata”, titolo di viaggio per altro peraltro regolarmente acquistato e vidimato nella stessa giornata per ben due volte, convalidato una terza volta nella circostanza e con ancora una corsa, 90 minuti, già pagati e di cui poter usufruire.

Appare quantomeno curioso che un utente possessore del titolo di viaggio e con ben due vidimazioni in meno di 12 ore decida di contravvenire alle regole. Ben più strano però, ed è questo il caso, appare vedersi contestare 50 euro di multa dopo aver timbrato un biglietto che dà diritto a 90 minuti di percorso per aver “superato il tempo massimo”. Potrebbero sorgere delle questioni tecniche e burocratiche, ad esempio: quando si ritiene iniziata una verifica di controllo? Ma non è neppure questo il caso perché nella fattispecie segnalataci il controllore ha elevato il verbale alle 18 e 55 su una vidimazione avvenuta ben 2 minuti prima. Questione di velocità. Un po’ come la gazzella in Africa, se non sei più veloce del leone..

Ataf: timbra il biglietto e si prende la multa del controllore

Due minuti può sembrare un lasso di tempo ridotto, se non fosse che, sulla linea in questione, orario Ataf alla mano, le fermate distano tra loro massimo 2 minuti. Il che significa che il lettore potrebbe essere salito assieme ai verificatori o addirittura alla fermata precedente. Ha fatto discutere la smagnetizzazione precoce delle tessere Carta Agile, centinaia di verbali sono stati elevati e contestati dagli utenti del servizio di trasporto pubblico contro verificatori zelanti che davanti all’impossibilità di scalare la corsa hanno comunque redatto il verbale ed inflitto la multa di 50 euro. La tessera smagnetizzata non registra la corsa, il verificatore eleva comunque la sanzione ed invita il cliente a rivolgersi presso l'ufficio reclami. Pratica che, secondo alcuni detrattori, converrebbe all’azienda più che ai clienti, spesso a Firenze di passaggio e spesso poco inclini ad affrontare le lungaggini burocratiche di un ricorso.

Accolta con entusiasmo invece la dura lotta ai portoghesi, ovvero coloro che, sprovvisti di biglietto, viaggiano gratuitamente sui mezzi di trasporto urbano, salvo fuggire davanti ai controllori. Curioso il caso in oggetto invece in cui, se non l’onestà intellettuale, certo potrebbe intervenire il buonsenso. Due minuti in più o in meno e sei “Game Over”? Difficile da credersi per un servizio pubblico additato spesso per la questione dei ritardi e delle corse saltate tanto da esser preso di mira dalla Provincia di Firenze che si è trovata costretta a controllare la regolarità delle corse. Chiedere all’Amministrazione Renzi di Palazzo Medici Riccardi.

“Io le faccio il verbale, poi lei faccia tranquillamente ricorso” è quanto è stato detto invece al nostro lettore che ha cercato invano di spiegare la situazione e, una volta arrivato in Santa Maria Novella, si è recato presso il nuovo Ufficio messo a disposizione dei clienti Ataf, per compilare il modulo di difesa contro la sanzione ricevuta.
 
 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Ataf: utente timbra il biglietto e si prende ugualmente la multa

FirenzeToday è in caricamento