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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Rufina in subbuglio: “Escamotage per salvare in fretta Selvapiana”

Le associazioni Valdisieve, Italia Nostra e Vivere in Valdisieve contestano “Gli escamotage per salvare in fretta Selvapiana dalla LR 66/2011”. Martedì il voto

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di FirenzeToday

Il 10 Maggio 2012 la VI Commissione della Regione Toscana ha approvato le  modifiche alla LR 66/2011, con  particolare riferimento agli articoli n. 141 sulla “Tutela dei corsi d’acqua” e il n. 142 che riguarda “Interventi nelle aree a pericolosità idraulica molto elevata”.  Consentendo in questo modo di bypassare le richieste emerse in conferenza dei servizi l’8 Marzo scorso rilevate dal Genio Civile e da ARPAT che chiedeva di declassare l’area da pericolosità molto elevata PI4 ad elevata PI3.

Le sottoscritte Associazioni Italia Nostra Onlus Firenze, VALDISIEVE e VIVERE IN VALDISIEVE, insieme a Medicina Democratica, sez. Pietro Mirabelli - Firenze, denunciano il modo vergognoso con cui  le modifiche sono passate in commissione. Grazie ad una “triplice alleanza” che ha visto l’assenza dalla commissione del consigliere Monica Sgherri di FdS, il voto favorevole del consigliere Marta Gazzarri di IDV e l’astensione del consigliere Paolo Marcheschi del PDL. In questo modo si sono ottenuti 3 voti favorevoli (2 del PD e 1 di IDV) e 2 contrari del PDL.
Vogliamo rimarcare l’INCOERENZA del gruppo di IDV e FdS che soltanto 1 mese fa hanno sottoscritto un comunicato stampa  congiunto con Sel CONTRO I  PROVVEDIMENTI  AD  HOC. INCOERENZA che ritroviamo anche nel gruppo del PDL che aveva tutti i numeri per ribaltare il risultato se solo non fosse uscito dalla commissione ( o non fosse stato assente).

Siamo INDIGNATI per il modo di operare della VI Commissione che, di fatto, ha aggiunto palesemente dei commi ad hoc per salvare Selvapiana. Gli articoli in questione della LR 66/2011, senza le modifiche approvate dalla Commissione (che ora saranno sottoposti al giudizio del  Consiglio Regionale il 15 Maggio prossimo) non avrebbero potuto consentire di per sé  la  costruzione dell’inceneritore tranne che nel caso in cui si  declassasse l’area da PI4 a PI3, proprio come rileva il parere del Genio Civile e Arpat. I tempi dell’ITER di AIA non consentivano di agire in questo senso e di fatto occorreva un iter PIU’ BREVE.

Ecco che si va a modificare in fretta e furia una legge nata in risposta all’emergenza delle  alluvioni  della  Lunigiana.
Una legge chiara che  aveva centrato in pieno l’obiettivo di salvaguardare il territorio da eventi di questo tipo che purtroppo non sono  prevedibili ma sappiamo che si possono verificare. Soprattutto se si continua a perpetuare in errori del passato come la collocazione dell’inceneritore attuale a pochi metri  dalla  Sieve!
Tutto questo per un’ opera di cui è già stata emessa una sentenza del Tar Toscana che ha annullato gli atti di via e di Aia e di cui si è in attesa dell’esito del Consiglio di Stato. Vogliamo confidare ancora nel buon senso dei consiglieri regionali  che martedì dovranno  votare.

Chiediamo loro di non approvare queste modifiche che consentirebbero non solo il via libera a Selvapiana ma in generale la costruzione di impianti di trattamento e smaltimento dei rifiuti in aree a rischio idraulico molto elevato ( cifr. art. 142, comma 2).



 

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