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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

Anziani: Toscana, non autosufficienti vanno a vivere insieme

Partirà a breve il progetto sperimentale lanciato dalla Regione, che mira ad assistere le fasce deboli della popolazione senza sradicarle dalle loro abitudini quotidiane

Al via 16 sperimentazioni di soluzioni abitative dove ci saranno percorsi assistenziali basati su forme di residenzialità sociali e solidali, integrate nella comunità locale ed in grado di mantenerne condizioni di benessere psico-fisico

Lunigiana, Valdinievole, Prato, Valdera, Elba, Alta Val d'Elsa, Arezzo, Amiata Grossetano, Firenze, Valdarno e Casentino. Sono queste le zone in cui a breve partiranno 16 sperimentazioni di soluzioni abitative per anziani fragili. Lo ha stabilito una delibera presentata dalla vicepresidente della Regione Stefania Saccardi e approvata dalla giunta regionale. Le sperimentazioni rientrano tra quelle promosse dalla Regione lo scorso luglio nell'ambito dell'attivazione di percorsi assistenziali innovativi per anziani, disabili e minori.

"Aggiungiamo un tassello al progetto avviato la scorsa estate per la promozione di percorsi assistenziali diretti alle fasce deboli della popolazione: anziani, disabili, minori - spiega Saccardi -. In questo caso diamo una risposta a persone anziane fragili che hanno bisogno di una particolare protezione. Persone che non possono continuare a vivere presso la propria abitazione ma per le quali diviene indispensabile una soluzione che possa garantire loro continuita' nello stile di vita". Le proposte pervenute in seguito all'avviso pubblico emanato dalla Regione sono state in tutto 28, provenienti da 16 soggetti

Quelle approvate, dopo la valutazione dei requisiti effettuata da apposita commissione regionale, sono state 16. Ciascuna soluzione abitativa sperimentale e' destinata ad anziani fragili (per ciascuno dei quali sara' individuato il profilo di bisogno attraverso uno specifico Progetto Assistenziale Personalizzato definito dall'Unita' di Valutazione Multidisciplinare) e potra' accoglierne fino ad un massimo di 10.

I requisiti essenziali delle sperimentazioni sono tali da consentire agli ospiti di poter condurre una vita autonoma: assenza di barriere architettoniche, spazi ed impianti tecnologicamente attrezzati per garantire sicurezza e comfort, eventuale erogazione di sistemi di telesoccorso, telecontrollo e telecompagnia, collocazione territoriale collegata a vari servizi ed in prossimita' di centri diurni o residenze socio -assistenziali per favorire attivita' di socializzazione e riabilitazione e garantire la continuita', integrazione e socializzazione con la comunita' locale circostante, presenza di un referente e reperibilita' di un operatore 24 ore al giorno 7 giorni su 7.

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