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Cronaca Bellariva / Via Andrea del Sarto

Pianeta M5S: 'processo' ai grillini dissidenti, si sfiora la rissa e arriva la polizia

Assemblea infuocata quella convocata dal Movimento 5 Stelle per decidere sull'espulsione di 9 attivisti 'rei' di aver inviato una lettera polemica, contro gli 'organizer' del meetup, al vicepresidente della Camera, Luigi Di Maio

Spaccatura e parole grosse all''interno del M5S a Firenze. Con un voto segreto per l'espulsione di un gruppo di frondisti contestato fino alle soglie dello scontro fisico, sopito solo grazie all'arrivo di cinque volanti della polizia, come raccontato da Repubblica Firenze.it. È successo ieri sera all'assemblea generale convocata al circolo "Andrea del Sarto", dove presto dalle parole grosse si è arrivati agli spintoni. Ma, al di là delle risse, il giallo verte sul ruolo in partita del vicepresidente della Camera Luigi Di Maio, destinatario di una lettera dei contestatori inviatagli prima delle europee, ma ‘parcheggiata’ in attesa delle urne e girata solo dopo il voto al deputato fiorentino Alfonso Bonafede

Della lettera, che contestava la gestione della campagna elettorale comunale e in particolare la scelta di Miriam Amato come candidato sindaco, Bonafede diede lettura durante l’assemblea dello scorso 11 giugno. Oggi il parlamentare, sentito dall'Agenzia 'Dire', prende tempo e rimanda a un’analisi più precisa dei fatti. Tutto nasce da vecchie ruggini nel Movimento, che hanno portato un nuovo gruppo dirigente a far fuori i vecchi attivisti del meet up fiorentino. Alcuni di questi si sono organizzati in una sorta di nuovo meet up, “Firenze Area Metropolitana”, nato di recente e su posizioni alternative al primo. E poi hanno preparato il documento di contestazione con 19 firmatari, 10 dei ribelli e 9 del meetUp Firenze, quello ufficiale, che a sua volta ha subito dunque una fronda. Un j''accuse duro, che ha introdotto i lavori dell'assemblea di ieri sera, sfociata in rissa.

Nella lettera dei ribelli a cinque stelle di Firenze si denuncia lo stato di "abbandono del meetup e del sito, disertati e abbandonati a se stessi"; e soprattutto il fatto che la "votazione per decidere i candidati alle amministrative è stata effettuata con la variante di regole ad-hoc decise al momento. Questi candidati noi non li conosciamo". Da qui, le domande a Di Maio e a Grillo: "Va bene che il movimento fiorentino debba essere guidato da alcune persone che continuano a manipolare senza alcun costrutto le assemblee?"; "Va bene che non sia ammissibile il voto via internet?"; Va bene che tutto sia trasparente solo per pochissimi?". La reazione dei grillini ufficiali è stata di pari tono, con un ordine del giorno per l''assemblea di ieri sera pesante ed esplicito. "Votazione per espulsione e/o sospensione tramite voto segreto delle persone coinvolte nella lettera consegnata al vicepresidente della Camera Luigi di Maio e appartenenza al meet-up metropolitano di Firenze a seguito assemblea generale del 11 giugno". Inoltre l'odg segnalava proprio che "la creazione di un secondo meetup a Firenze con la dicitura: 'Firenze Area Metropolitana', si poneva "di fatto in contrasto con l'attuale meetup". Sul 'vertice-processo'- e soprattutto sul voto segreto deciso dalla maggioranza- gli animi si sono accesi, fino all'arrivo della polizia.

IL VIDEO DEGLI SPINTONI, LA RISSA SFIORATA E L'ARRIVO DELLA POLIZIA

NOFERI – L’assemblea del Movimento 5 Stelle Firenze è stato uno “spettacolo indegno, metodi degni dei periodi più bui della democrazia”. Sono durissime le parole di Silvia Noferi, capogruppo M5S in Consiglio comunale, a Firenze, che su Facebook si è scagliata contro la scelta di mettere in votazione l’eventuale espulsione dell’ala minoritaria del meetup Firenze. La consigliera, in questo, ha lanciato accuse pesantissime agli ‘organizer’ del meetup fiorentino: “Una scatola chiusa dai soliti noti prima dell’inizio dell’assemblea, schede di richiesta espulsione di attivisti storici a voto segreto. Votazione in corso durante la discussione. Non si sa quante schede già compilate fossero dentro la scatola”. Secondo quanto scritto da Silvia Noferi “la votazione è irregolare. Una gran parte di attivisti, tra cui la sottoscritta, si è rifiutata di votare in quanto mancanti le più elementari norme di garanzia. Chi ha organizzato questo spettacolo indecoroso è da espulsione altro che chi ha scritto una lettera di dissenso”.

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