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Cronaca

Verso l'interrogatorio i genitori di Renzi, che riparte a presentare il libro: “Non molliamo”

L'interrogatorio non avrà luogo al palazzo di giustizia ma in un luogo 'segreto' per evitare gli assalti mediatici

Matteo Renzi ha ricominciato oggi dal Lingotto di Torino le presentazioni del libro 'Un'altra strada', interrotte lunedì scorso dopo la notifica degli arresti domiciliari ai suoi genitori, Tiziano Renzi e Laura Bovoli. Entrambi sono accusati di bancarotta e false fatturazioni.

Dopo uno stop di alcuni giorni, Renzi ricomincia dunque a girare l'Italia con il suo volume. “Di fronte alle difficoltà tutti ci dicono che siamo finiti, ma noi siamo quelli che restano e che non mollano mai”, ha detto poco fa sul palco di Torino l'ex presidente del consiglio, accolto in una Sala Gialla gremita (stasera nuova presentazione a Genova).

Sul fronte giudiziario, intanto, l'interrogatorio di garanzia di Tiziano Renzi e Laura Bovoli, agli arresti domiciliari a Rignano sull'Arno dal 18 febbraio, dovrebbe svolgersi lunedì pomeriggio, 25 febbraio. Così si apprende da fonti giudiziarie.

Come già reso noto, l'interrogatorio non avrà luogo al palazzo di giustizia ma in un luogo 'segreto', così da evitare 'assalti mediatici', telecamere e fotografi.

Perché sono stati arrestati i coniugi Renzi

L'avvocato Federico Bagattini, difensore dei coniugi Renzi, con l'accordo anche della Procura di Firenze, è riuscito dunque ad ottenere un luogo alternativo rispetto alla stanza del gip del Tribunale, Angela Fantechi, al palazzo di giustizia di Firenze.

Oltre a Tiziano Renzi e Laura Bovoli, lunedì pomeriggio sarà sentito anche Mariano Massone, l'imprenditore residente a Campo Ligure, finito anche lui agli arresti domiciliari nella stessa inchiesta.

Al momento dell'emissione della misura, Massone era sottoposto all'affidamento in prova per precedenti condanne per reati sempre di natura tributaria e fallimentare.

Nell'ambito di questo procedimento, per Massone (difeso dall'avvocato Luca Gastini di Alessandria) la Procura fiorentina aveva chiesto il carcere, ma il giudice Angela Fantechi (lo stesso magistrato firmatario dell'ordinanza, che lunedì interrogherà anche i coniugi Renzi) ha ritenuto più congrua la misura dei domiciliari.

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