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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Vicchio

Domiciliari per il fondatore del Forteto, accusato di violenza sessuale

Andrà agli arresti domiciliari il fondatore del Forteto, comunità di giovani disagiati del Mugello. E' accusato di violenza sessuale e maltrattamenti

Nel pomeriggio il gip Paola Belsito ha deciso gli arresti domiciliari nella sua casa si Rosignano, e non più il carcere, per R.F.,  fondatore della comunità per giovani disagiati 'Il Forteto' di Vicchio nel Mugello, arrestato per violenza sessuale e maltrattamenti.   

INTERROGATORIO - “A fronte di meno di una decina di dichiarazioni accusatorie contro di me, dico che nei 34 anni di esistenza della comunità Il Forteto, nella stessa hanno vissuto e vi sono transitate centinaia e centinaia di persone che non hanno lamentato mai alcunché di scorretto, né di violento, né che abbia risvolti penali. Chiedo che siano sentite anche queste persone, per riscontrare altre testimonianze". Anche così, proponendo una linea di indagine, si è difeso davanti al gip, il 70enne. F. è stato interrogato stamani circa un'ora e mezzo e come riferito dai suoi difensori, avvocati Lorenzo Zilletti e Lucia Minnini, "ha respinto fermamente tutti gli addebiti, negando sia di aver compiuto atti sessuali, consenzienti o non consenzienti, né con chi lo accusa né con altri appartenenti alla comunità".

Inoltre ha negato di aver compiuto "maltrattamenti" sottolineando che ciò che lui chiamava "i 'chiarimenti' sono qualcosa di diverso da quanto dicono gli accusatori e sono descritti in una trentina di pagine di un manuale". L’arrestato ha dunque "indicato per le indagini nomi di persone che hanno trascorso parte della loro vita al Forteto e che poi si sono perfettamente reinseriti nella società". Persone che "possono raccontare la loro esperienza nella comunità" oltre i racconti di chi lo accusa. Sempre davanti al gip F. ha detto "di essere accusato da soggetti con difficoltà psicologiche"; inoltre ha parlato di "contrasti tra alcuni di coloro che lo accusano e la comunità". Poi, fornendo una sua spiegazione dei fatti indagati - hanno sempre riportato i suoi avvocati – F. ha anche motivato "di aver dormito con un ospite della comunità non per inclinazioni omosessuali ma perché egli aveva istinti suicidari e quindi per un periodo dovette essere vigilato 24 ore su 24".

Invece sulla divisione netta tra uomini e donne, che sarebbe imposta dentro la comunità, ha fatto rilevare che "le due fidanzate di un accusatore hanno dichiarato di aver dormito, in periodi diversi, nella stessa stanza con il compagno. E così altre coppie dormono insieme al Forteto".  
 

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