Arcivescovo Betori nominato cardinale da Papa Benedetto XVI
Monsignor Betori è stato nominato cardinale dal Papa. "Un gesto di benevolenza non solo alla mia persona ma anzitutto alla Chiesa fiorentina e alla città di Firenze"
L'arcivescovo di Firenze Mons. Giuseppe Betori ha ascoltato l'annuncio della nomina a cardinale in diretta dalla voce di Papa Benedetto XVI nella sacrestia della Basilica di San Lorenzo dove aveva appena terminato di celebrare la messa dell'Epifania. Dopo aver espresso "profonda gratitudine" al Papa, Betori ha sottolineato come "questo gesto di benevolenza" è rivolto "non solo alla mia persona ma anzitutto alla Chiesa fiorentina e alla città di Firenze, come riconoscimento della loro gloriosa tradizione di fede e di cultura". Il neo cardinale ha sottolineato come quello che può "apparire come un onore" significa in realtà "un legame ancora più stretto di comunione nella fede e nella carità con la sede di Roma e un ulteriore rafforzamento dell'impegno alla fedeltà e alla collaborazione" con il Papa. Mons. Betori ha voluto ricordare anche il suo illustre predecessore, il cardinale Elia Dalla Costa, di cui poche settimane fa è stato ricordato il 50/o anniversario della morte, e con le sue parole ha detto che la Porpora "mi ripeterà perennemente, con insistente voce, 'ama il tuo prossimo e soprattutto ama il popolo fiorentino che e' il popolo tuò". A nome dell'Arcidiocesi di Firenze la nomina a cardinale di Betori è stata commentata anche dal vescovo ausiliare, Mons. Claudio Maniago: "Accogliamo con gratitudine questa significativa designazione che lega ancor di più il nostro arcivescovo, e con lui tutta la Diocesi fiorentina, al Santo Padre e al suo ministero universale".
STORIA - L'arcivescovo di Firenze e neocardinale monsignor Giuseppe Betori, nato a Foligno il 25 febbraio 1947, è stato ordinato sacerdote il 26 settembre 1970. Ha conseguito la licenza in Teologia presso la Pontificia università Gregoriana e il dottorato in Sacra Scrittura al Pontificio Istituto Biblico. Dopo essere stato nominato Segretario Generale della Conferenza Episcopale Italiana nell'aprile 2001, il 6 maggio venne consacrato vescovo. E' stato Direttore dell'Ufficio catechistico della Cei e alla stesura del Catechismo. L'8 settembre 2008 Papa Benedetto XVI lo nominò arcivescovo di Firenze, in sostituzione del cardinale Ennio Antonelli chiamato alla presidenza del Pontificio Consiglio per la famiglia. Il 26 ottobre 2008 Betori fece il suo ingresso nella diocesi fiorentina scegliendo come prima tappa una visita all'ospedale pediatrico Meyer, dove proprio stamani è tornato per salutare i piccoli malati nel giorno dell' Epifania. Recentemente è stato nominato Membro del Pontificio Consiglio della Cultura. A Firenze, come lui stesso raccontò nella lettera di saluto ai preti fiorentini, era venuto la prima volta a 19 anni, nel 1966, come 'angelo del fango' insieme a tanti altri giovani arrivati da tutto il mondo per salvare il patrimonio storico-artistico dopo l'alluvione. E alla città ha deciso di dedicarsi anche da vescovo facendosi "servitore", come disse sul sacrato della Cattedrale di Santa Maria del Fiore davanti alle autorità e ai fedeli entrando nel dibattito della città. Un impegno che ha portato avanti nonostante le difficoltà di una chiesa, quella fiorentina, al suo arrivo ancora sofferente per le ferite causate dalla storia di don Lelio Cantini, il sacerdote ridotto allo stato laicale proprio nel 2008 perché riconosciuto colpevole 'di abuso plurimo e aggravato nei confronti di minori', e da sempre caratterizzata dalla presenza di sacerdoti dialettici con le gerarchie. Uno dei casi più eclatanti quello di don Alessandro Santoro, il prete che aveva deciso di sposare in chiesa una donna nata uomo. Entrambi i casi Betori li affrontò con decisione: prima allontanò dal quartiere delle Piagge don Santoro, per cinque mesi, facendolo poi tornare dopo il pentimento pubblico. Su don Cantini chiese perdono alle vittime nel corso di una funzione religiosa nella basilica di Santissima Annunziata. Negli anni, anche grazie alla sua esperienza nella Cei, il neo cardinale ha rivolto un'attenzione particolare a quanti sono in difficoltà per una "crisi che è prima di tutto etica", sia creando un fondo per il microcredito, sia facendo accogliere dalla Caritas e da altre strutture i così detti nuovi poveri, senza dimenticare la cultura nel suo rapporto con la fede che ha visto la chiesa fiorentina protagonista sia con Florens 2000 con la posa della copia David di Michelangiolo sullo sprone della Cattedrale sia con l'ultima ed ancora in corso ostensione che ha portato nel Battistero 3 icone russe che dalla rivoluzione russa non venivano pubblicamente venerate E non ha certo fermato la voglia di fare del neo cardinale l'agguato del 4 novembre scorso, quando un uomo entrò nell'androne della curia sparando prima al suo segretario, don Paolo Brogi, ferito all'addome, e poi minacciò lo stesso Betori prima di fuggire.Ansa