Sorgane: i feedback dei residenti danno forma alla nuova piazza | FOTO
Un progetto sperimentale di architettura temporanea per rilanciare la 'Cenerentola' di Firenze Sud. Piazza Istria sarà riconfigurata secondo un processo adattivo basato sulle indicazioni dei cittadini
Nei mesi scorsi, un gruppo di architetti professionisti ha chiamato a raccolta i residenti della zona popolare di Sorgane, a Firenze Sud, tra Gavinana e Bagno a Ripoli, stimolandoli a ripensare la loro piazza e a raccontare come vorrebbero viverla.
Lo scopo: realizzare un progetto di architettura temporanea, denominato "Tam Tam", che consentisse di tornare a vivere il proprio quartiere e gli spazi pubblici, con la giusta cautela ma senza la paura del contagio da Covid-19.
D'altronde, proprio la crisi generata dal Coronavirus ha evidenziato l'importanza dello spazio pubblico e della vita di comunità nei luoghi più prossimi alla propria abitazione.
Adesso, a partire dalle idee e dagli spunti dei residenti raccolti dagli architetti, saranno gli abitanti stessi a trasformare la piazza di Sorgane nel luogo che hanno sempre desiderato. L'inaugurazione è prevista per domenica 28 giugno, alle 17.
Piazza Istria sarà arricchita da dispositivi architettonici temporanei che ospiteranno sedute integrate con vasche verdi, altalene, dondoli, alberi e giochi da tavolo.
La configurazione della piazza varierà secondo un processo adattivo, un meccanismo sperimentale basato sul sistema di feedback dei residenti, in grado di far evolvere e indirizzare il progetto a seconda delle suggestioni ricevute nel tempo.
Oltre a consentire una certa economicità nelle risorse per l'installazione, i dispositivi architettonici temporanei permetteranno un intervento immediato nello spazio, in linea con le nuove disposizioni anti Covid-19.
L'iniziativa è curata e ideata da ND Studio, team con base a Firenze che sviluppa progetti di architettura e design “human-scaled” basati su principi di sostenibilità economica, ambientale e sociale.
"Il progetto Tam Tam - spiegano gli architetti progettisti Cristina Setti, Antonio Bagni, Giulia Pagliacci, Diego Detassis e Federico Tomaselli, ideatori dell'iniziativa, in collaborazione con Lorenzo Nofroni - intende anche rilanciare il concetto con cui, negli anni '60, gli architetti Ferdinando Poggi, Leonardo Ricci e Leonardo Savioli andarono a progettare il quartiere di Sorgane per realizzare un sistema urbano articolato e unitario che intendeva valorizzare la socialità fra gli abitanti".
"Nella realizzazione del progetto - aggiungono i componenti dello Studio ND, tutti under 36 - è fondamentale la scelta dei materiali e il loro reperimento: la parte strutturale dei dispositivi architettonici temporanei, ovvero i moduli, è costituita da elementi prefabbricati che vengono noleggiati da una ditta locale, abbattendo così sia l'impatto ambientale che deriva della dismissione e della nuova produzione, sia dal riciclo dei materiali che, sebbene rappresenti una pratica efficace, comporta un impatto ambientale ed energetico non trascurabile".
I principi su cui si basa Tam Tam sono infatti quelli dell'economia circolare, dell'architettura incrementale e della social innovation.
"Tam Tam va ad innescare un processo virtuoso, volto a incentivare l’azione dei cittadini al riuso, stimolare una diffusa creatività individuale e collettiva e sensibilizzare una visione dello spazio inteso come bene comune, di cui avere cura sia come fruitori che come artefici" aggiungono gli architetti.
Quindi chiosano: "L'iniziativa ambisce a rilanciare un'idea di città non più monocentrica o basata sulla gentrificazione, ma su una visione policentrica in grado di rilanciare e restituire dignità alle periferie".
I residenti che volessero partecipare all'iniziativa Tam Tam - che è libera e gratuita - possono ancora farlo: il calendario aggiornato dei vari appuntamenti si trova on line sul sito www.nd-nodump.it/studio/news.