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Cronaca

Stadio, gli architetti: "Un concorso internazionale per coprire l'Artemio Franchi"

L'Ordine: "Sì al 'nuovo' Franchi, no al progetto Mercafir". Per il presidente Jaff, infatti, è sbagliato "inserire previsioni urbanistiche incongrue, di eccessivo impatto e peraltro contraddittorie rispetto allo spirito del Piano

Nuovo stadio alla Mercafir. Dove eravamo rimasti? Al punto di partenza….un punto morto. Parliamoci chiaro, la Fiorentina non andrà a giocare a Novoli. Non ha alcuna intenzione di mettersi a capo dell’operazione Renzi. Il sindaco vorrebbe lì il nuovo impianto: un bestione da 40mila posti, una struttura europea, di facile accesso, parcheggio ampio, rete commerciale. I Della Valle, per bocca di Cognigni, il presidente della società gigliata, hanno definitivamente messo in cantina il vecchio pallino del Rottamatore. Non che prima la faccenda viaggiasse spedita: la Viola è sempre rimasta sorda agli inviti di Palazzo Vecchio. Se Mercafir sarà, sarà alle condizioni Viola: una stadio per il settore giovanile, quindi di modeste dimensioni, e la cittadella commerciale della Fiorentina.

Per lo stadio, tutto rimandato al Franchi, compresa un’ipotetica copertura degli spalti. L’idea è chiara: potenziare quel che già c’è. E Renzi come l’ha presa? “Se la Fiorentina vuole restare al Franchi, lavoreremo sul Franchi”. Non un passo indietro vero e proprio. Anche perché, ha precisato subito: “Noi comunque ci atteniamo alla procedura pubblica. Quell’accordo che abbiamo raggiunto tre anni fa era finalizzato a portare a casa l’interesse massimo per la città. Ci metteremo intorno a un tavolo e verificheremo quali siano le soluzioni migliori”.

ARCHITETTI – Quest’oggi, a dibattito in corso, si è aggiunta la voce degli architetti che, visto gli sviluppi di ieri, hanno lanciato la loro proposta: un concorso internazionale di progettazione tra gli architetti di tutto il mondo per coprire e ammodernare il Franchi.  “Solo pochi giorni fa – afferma il presidente dell'Ordine fiorentino Alessandro Jaff – abbiamo visto la nostra città abbracciare con entusiasmo la 'sfida tra sindaci' proposta dal primo cittadino di New York Michael Bloomberg. Il Comune, proprietario del Franchi, potrebbe prendere il buon esempio e lanciare con il medesimo spirito una sfida tra i progettisti di tutto il mondo per 'dare un tetto' allo stadio di Firenze. Del resto, quale terreno migliore di un campo da calcio per indire una 'partita' tra i professionisti dell'architettura?”. Poiché lo stadio Franchi è un importante monumento della città, secondo Jaff, il concorso “dovrebbe guidare i progetti verso la stessa sobrietà ed eleganza formale voluta da Pierluigi Nervi”.

La tutela del complesso è indispensabile, ma per il presidente degli architetti fiorentini, “non è in contrasto con il suo sviluppo e ammodernamento: è il progetto che deve trovare l’equilibrio tra queste due esigenze e per tale motivo non possiamo che auspicare che si percorra la strada della ricerca della miglior qualità progettuale possibile tramite un concorso di idee”. Un'iniziativa del genere, secondo Jaff, “contribuirebbe a dare ulteriore visibilità internazionale alla città di Firenze e alla Fiorentina”. E al contempo “offrirebbe la possibilità ai migliori architetti europei e non solo di confrontarsi e misurarsi in un periodo in cui c'è sempre meno spazio per simili occasioni”.

MERCATO – Sì al nuovo Franchi, no alla cittadella alla Mercafir. Per gli architetti si tratta di una questione volumetrica, quella a volumi zero che l’Ordine vorrebbe fosse rispettata anche nell’area che ospita il mercato più grande di Firenze. Il presidente Jaff, infatti, si augura che “si percorra la strada del mantenimento del mercato, perseguendo la valorizzazione del settore agroalimentare con particolare attenzione alle filiere corte e compatibili, senza inserire previsioni urbanistiche incongrue, di eccessivo impatto e peraltro contraddittorie rispetto allo spirito del Piano Strutturale”.

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