Le api che non si contano sul monumento equestre di Ferdinando I
Al centro di piazza Santissima Annunziata sorge la celebre statua equestre di Ferdinando I de' Medici. Ma l'aspetto più curioso dell'opera si trova sopra il suo piedistallo. Ideata da Giambologna e portata a termine dal suo allievo Pietro Tacca nel 1607, la statua raffigura il Granduca di Toscana a cavallo. Se osserviamo bene la base posteriore del monumento, possiamo notare la scultura dettagliata di uno sciame di api, perfettamente disposte in una serie di cerchi con l'ape regina al centro. Sopra l'opera troneggia il motto latino “Maiestate Tantum”, a ricordare l'aspetto maestoso della figura rappresentata. Le api infatti non sono altro che un'allegoria del potere fiorentino: l’ape regina rappresenta il Granducato stesso, mentre le api disposte intorno altro non sono che i fiorentini, laboriosi e leali verso il potere costituito.
Contare le api in bronzo è uno dei giochi preferiti dei piccoli fiorentini, mentre per gli adulti costituisce una sfida non da poco. Pare infatti che stabilirne il numero esatto sia praticamente impossibile, perché la disposizione del disegno induce a far perdere il conto. Si dice che fin dall'antichità i genitori utilizzassero le api per mettere alla prova i loro figli e, chi riusciva a contarle tutte, riceveva un premio.
Leggenda vuole che chi riesce a contarle a occhi chiusi, senza toccarle o indicarle, verrà investito dalla Fortuna. Se passate da piazza Santissima Annunziata, cimentatevi anche voi nell'arguto calcolo: ma quante sono veramente le api sul monumento del Granduca?