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Cronaca Empoli

"Riaprire prima le scuole, noi ci siamo": Empoli scrive al governo e infiamma la polemica

Barnini si propone per un progetto pilota: "Non si può discutere solo della data per ricominciare

"La scuola deve essere il punto di partenza nella strategia di riapertura del Paese. E' stata la prima a chiudere sembra sarà l'ultima a riaprire e nel mezzo solo la didattica a distanza. Non va bene e non basta". "Ho deciso che manderò domani una comunicazione ufficiale al Ministro Azzolina e al Presidente Conte mettendo a disposizione Empoli come città pilota di un disegno diverso".

Parole espresse su Facebook dal sindaco di Empoli Brenda Barnini, che hanno suscitato equivoci su una volontà di riaprire le scuole da parte del Comune di Empoli. Idee che, per questo motivo, hanno suscitato reazioni e polemiche. Tant'è che è stata la stessa prima cittadina a precisare, poco dopo.

"Siccome mi state scrivendo in moltissimi dopo il mio post di prima sulla scuola provo a chiarire alcune cose. Non si tratta ovviamente di una decisione presa né di una strada da intraprendere in solitaria. Il Comune di Empoli non può e non vuole fare scelte in modo autonomo. Spero con questo quindi sia più chiaro che non si torna a scuola a Empoli prima che da qualche altra parte ma che dal nostro territorio si possa alzare una voce che contribuisce a far fare un passo in avanti".

Il sindaco aveva proposto un progetto per "sperimentare qualcosa di più, utilizzando gli spazi comuni degli edifici scolastici per rispettare le distanze, sfruttando tutta la giornata per poter far entrare gruppi più piccoli di bambini", per non fermarsi "al giorno di chiusura e riapertura perché il danno che stiamo facendo a intere generazioni di bambini e ragazzi non si misura oggi con il Pil ma rischia di essere domani ben più grave.

Ma le acque, evidentemente, non si sono placate. Tanti commenti, in accordo e in disaccordo. "Sono abituata purtroppo alla strumentalizzazione politica e non mi stupisco ma credo anche che si debba correre il rischio per affermare delle idee", ha dovuto scrivere in un terzo post Barnini.

"Sono stata tra i primi a chiedere di chiudere tutto anche i negozi quando il Governo non lo aveva ancora deciso e qui sul territorio ci siamo arrivati prima. - ha proseguito - Tutto ciò per dire che chi mi accusa di voler riaprire le scuole a Empoli domani mattina o è corto di comprendonio o è in mala fede. Questo però non vuol dire accontentarsi sulla scuola della strategia dell'attesa e che questo tempo non possa essere utilizzato per cominciare un confronto serio tra istituzioni, terzo settore e igiene pubblica per immaginare oggi come dovrà essere la scuola domani. Quando arriverà questo domani dovrà dircelo il Governo ma non credo che le ragioni e i bisogni educativi dei bambini e dei ragazzi possano essere tenute indietro rispetto alle ragioni che spingono a chiedere una ripartenza delle attività produttive. E se qualcuno vuol continuare a comprendere altro da ciò che ho scritto mi viene ancora di più il sospetto che di scuola ci sia parecchio bisogno...a tutte le età. Buona domenica".

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