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Cronaca

Antenne radio trasmissive ed impianti 5G, paletti più stringenti per le nuove installazioni: "Tuteliamo paesaggio e cittadini"

Via libera dal consiglio comunale al primo regolamento comunale sulla materia, Del Re: "Reagiamo ad un fenomeno che ha interessato il nostro territorio"

"Garantire la massima tutela ambientale, paesaggistica e della cittadinanza rispetto all’installazione di impianti radio trasmissivi, assicurando una razionale pianificazione della rete e la copertura del servizio, contemperando così i diversi interessi in gioco".

Sono gli obiettivi, enunciati ieri da Palazzo Vecchio, del Programma comunale degli impianti radio trasmissivi e del primo regolamento del Comune di Firenze per l’installazione e il controllo degli impianti radioelettrici. Illustrato ieri in consiglio comunale, che ha dato l'ok, dall'assessora all'ambiente Cecilia Del Re, "contiene norme più restrittive e di maggiore tutela rispetto alla normativa nazionale vigente. Il regolamento fissa infatti ulteriori ‘paletti’ di tutela, in collaborazione con i gestori, per un corretto inserimento ambientale e paesaggistico dei nuovi impianti".

“Adesso avremo uno strumento che consente al Comune di potersi esprimere in merito con maggiore efficacia di indirizzo degli interventi. Oltre a mappare e definire gli sviluppi della rete in modo razionale a tutela di una copertura uniforme sul territorio, reagiamo all’aumento di impianti che segue le diverse richieste dei gestori, indicando ulteriori paletti di tutela sia a livello ambientale che di rispetto delle aree del centro storico", spiega Del Re.

In particolare "i diciotto 'punti belvedere' inseriti lo scorso anno con una variante al Regolamento Urbanistico diventano dunque strategici per valutare l’inserimento nel contesto paesaggistico dei nuovi impianti".

“La Regione lavora ad una revisione delle legge sulle radiocomunicazioni per avere le massime garanzie sulla tutela della salute dei cittadini e contemporaneamente per recepire nuove opportunità tecnologiche. Metteremo i comuni in grado di dialogare con gli operatori 5G. L’ubicazione deve essere  studiata per non sovraccaricare aree con emissioni che si sommano a quelle di altri sorgenti. Una buona notizia è che le nuove antenne dei ripetitori 5G sono intelligenti e si attivano e modulano potenza ed emissioni delle onde radio in base al numero di dispositivi in zona che ne richiedono il segnale", fa sapere l’assessore regionale all’innovazione Stefano Ciuoffo.

Nel dettaglio, questi i criteri individuati dal Comune: gli impianti di radiodiffusione radiotelevisivi saranno posti prevalentemente in zone non edificate; gli altri tipi di impianti saranno posti prioritariamente su edifici o in aree di proprietà pubblica; nelle aree di interesse storico, monumentale, architettonico e paesaggistico ambientale, l'installazione degli impianti sarà consentita con soluzioni tecnologiche tali da mitigare l'impatto visivo; sarà favorito l'accorpamento degli impianti su strutture di supporto comuni o all'interno di siti comuni; sarà vietata l'installazione di impianti di radiodiffusione radiotelevisivi e per telefonia mobile su ospedali, case di cura e di riposo, scuole di ogni ordine e grado, asili nido, carceri e relative pertinenze, salvo che tali localizzazioni risultino le migliori in termini di esposizione complessiva della popolazione.

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