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Cronaca

L’angelo che dipinse l’affresco nella Basilica di Santissima Annunziata

Meno conosciuta dell'opera del Duomo e di Santa Croce, la Basilica della Santissima Annunziata nasconde uno degli interni più belli della città di Firenze. Che, a dispetto della sobria e quasi anonima facciata, è ricco di storie e curiosità.

Situata nell'omonima piazza, la costruzione della Basilica cominciò nel 1250, sebbene già nell'anno 1058 fosse presente in quella zona un oratorio. E proprio alla realizzazione dell'edificio sacro ad opera dei Servi di Maria è legata una famosa leggenda. 

Si racconta che nel 1252 l'ordine decise di realizzare un affresco dell'Annunciazione, commissionando il lavoro a un pittore chiamato Bartolomeo, artista di talento e uomo molto devoto. 

Quando però giunse il momento di realizzare il volto della Vergine Maria, il pittore venne colto da una crisi d'ispirazione e, dopo una serie di tentativi non riusciti, smise di dipingere, per poi essere colto da un sonno improvviso. Narra la leggenda che, al suo risveglio Bartolomeo trovò il volto della Madonna perfettamente affrescato, un esito che lui attribuì ad un miracoloso intervento angelico. 

In realtà l'opera, ancora oggi conservata nella cappella interna della Basilica, risalirebbe al XIV secolo e non al 1200 come racconta la storia. Ciononostante l'affresco dette alla chiesa il nome che mantiene ancora oggi, diventando in breve tempo oggetto di venerazione da parte di tutti i gli abitanti della città. Sembra che proprio per questa larga affluenza di fedeli nel 1255 si decise di tracciare una via più ampia che collegasse meglio il Duomo e la nuova chiesa, corrispondente all'attuale via dei Servi.

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