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Cronaca San Casciano in Val di Pesa

Chianti: i medici vanno in ferie e le ambulanze restano 'scoperte'

Protestano le comunità e i sindaci. Fratelli d'Italia: "Inaccettabile"

Nel Chianti fiorentino i medici devono prendere ferie e l'Asl deve intervenire per 'razionalizzare' i turni. Risultato: i cittadini dovranno rinunciare a due ambulanze su tre con il medico a bordo, durante l'estate. E, forse, 'accontentarsi' dell'infermiere.

Protestano le comunità locali e, a ruota, i sindaci di Barberino Tavarnelle, Greve e San Casciano: "Il territorio del Chianti, dove peraltro vivono e risiedono circa 50.000 persone - dicono David Baroncelli, Paolo Sottani e Roberto Ciappi - non può minimamente pensare di rinunciare a un servizio fondamentale come quello del medico a bordo, sostituendo questa figura con la professionalità dell'infermiere".

Sanità, l'allarme di medici e sanitari: "Bilancio in rosso, tagli in arrivo"

"La proposta di un ridimensionamento - proseguono i primi cittadini - è dunque intollerabile a fronte di un territorio in cui crescono i bisogni e parallelamente la necessità di maggiori investimenti dal punto di vista sanitario. Non possiamo neanche trascurare l'aspetto logistico, ricordiamo che i nostri comuni presentano aree decentrate, situate in campagna, molto distanti dalle città e dai presidi ospedalieri. Il medico a bordo è essenziale, il team del 118 può funzionare bene se prevede la sua presenza".

Infine i tre sindaci lanciano un appello: "Va mantenuta e potenziata l'assistenza territoriale del 118, facendo tesoro di esperienze di buona sanità legata al servizio di emergenza di cui il territorio oggi non può fare a meno". Anche perché, in linea di principio, la Toscana possiede più ambulanze medicalizzate di regioni come la Lombardia, dove abitano il triplo delle persone. Ad oggi infatti solo le medicalizzate sono oltre 80 e le infermieristiche 60, cioè 140 in tutto.

Fratelli d'Italia: "Tagli al 118 inaccettabili: frutto del disavanzo in sanità?"

“La decisione di privare un territorio abitato da oltre 50mila persone di ben due ambulanze con medico a bordo, è preoccupante e scellerata. Da Greve in Chianti e Tavarnelle in Val di Pesa servono almeno 30 minuti per arrivare all’ospedale più vicino, il Santissima Annunziata di Bagno a Ripoli. Per questo, deve essere garantito il medico a bordo delle ambulanze che servono il territorio. Ne va della vita dei nostri concittadini” dichiarano Francesco Torselli, capogruppo di Fratelli d’Italia nel Consiglio regionale toscano, Alessandro Scipioni e Claudio Gemelli, consiglieri metropolitani FdI.

“La politica di tagli lineari portata avanti dalla Giunta Giani - sottolinea Torselli - sta creando pesanti disservizi nei presidi ospedalieri e nei servizi d’emergenza. Il nostro sistema sanitario è a corto di personale ma la sinistra non trova soluzioni adeguate. Intanto a causa dell’inadeguatezza delle Giunte regionali ci siamo ritrovati con un buco di bilancio dal valore di oltre 600 milioni di euro – a detta del governatore in alcune trasmissioni televisive -. Non crediamo che il disavanzo sia dovuto soltanto alle spese per la pandemia, in questo incide anche una macchina amministrativa inefficace e che produce notevoli sprechi”.

“Sosteniamo la protesta dei sindaci di Greve in Chianti, Barberino Tavarnelle e San Casciano Val di Pesa - spiegano Gemelli e Scipioni -  in questi territori di confine in cui l’ospedale più vicino è quello di Bagno a Ripoli, la mancanza del medico a bordo delle ambulanze è un disservizio consistente”.

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