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Cronaca

Omicidio Meredith Kercher, la difesa: “Amanda non dorme la notte”

Il giorno delle arringhe della difesa dei due imputati nel processo che si sta svolgendo a Firenze. La sentenza del processo è attesa per il 30 gennaio

Oggi è il giorno delle arringhe difensive nel processo d’appello bis che si sta svolgendo a Firenze sull’omicidio della studentessa inglese, Meredith Kercher, uccisa nel 2007 in una casa di Perugia.  Presente l’imputato Raffaele Sollecito, in aula c’è anche il padre Francesco, assente invece Amanda Knox. Quest’ultima non ha presenziato a nessuna delle udienze. Assenza per cui l’avvocato Francesco Maresca, legale della famiglia Kercher, prima dell'inizio dell'udienza ha affermato: “Amanda deve fare l'imputata. Questo è il momento di fare l'imputata. Si fermi nelle sue dichiarazioni". Il riferimento è ad alcune dichiarazioni rese alla stampa da Amanda, che avrebbe detto di voler incontrare i familiari di Meredith Kercher.  

DIFESE -  “Amanda è molto preoccupata perché si ritiene innocente, rischiando una condanna a 30 anni. Non dorme la notte e segue con attenzione il processo". Questo quanto hanno detto i legali della Knox, gli avvocati Luciano Ghirga e Carlo Dalla Vedova, commentando con i giornalisti lo stato d'animo della loro assistita.   

 SOLLECITO - "Perugia non voleva pensare che uno sconosciuto, un mostro, fosse entrato in una casa e avesse ucciso una studentessa. E allora ci fu il miracolo e si scelse il movente emotivamente più tranquillizzante, un festino finito male". Lo ha detto l'avvocato Giulia Bongiorno, difensore di Raffaele Sollecito. Nei giorni successivi all'omicidio, a Perugia, "c'era un'orda di sanculotti fomentati da qualche agitatore" che voleva subito l'assassino. Il clima da persecuzione, ha ricordato l'avvocato, ci fu anche dopo la sentenza di assoluzione, quando avvocati e imputati vennero inseguiti da una folla arrabbiata. Quattro giorni dopo la scoperta del cadavere vengono individuati Raffaele Sollecito e Amanda Knox, che diventano "simbolo della depravazione della crudeltà. Raffaele ha la faccia dell'assassino prima degli indizi e delle testimonianze". Partendo dal festino "ci si è chiesto chi vi avesse partecipato. E si pensò ad Amanda Knox, così americana, con un cognome sexy, e venne rappresentata come disinibita, una ventenne che va a letto con tutti, astuta, con quel soprannome, foxy. Amanda diventa protagonista di quel festino ed è il sole che illumina gli indizi a carico di Raffaele".
 
Sollecito ha riferito alla stampa che resterà in Italia nel prossimo futuro. Oggi il presidente della Corte d'assise d'appello, Alessandro Nencini, ha anche concordato con gli avvocati il nuovo calendario del processo. La prossima udienza, per le repliche, e' prevista per il 20 gennaio. Il 30 gennaio sono previste la fine delle repliche e la camera di consiglio con sentenza nel pomeriggio "tardi" ha detto Nencini.

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