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Cronaca

Centro storico, fa scattare l'allarme antincendio negli hotel per derubare i clienti: preso 26enne

Sempre la stessa tecnica: "Uscite, c'è un incendio". Ma è tutto falso, il giovane arrestato per tentato furto aggravato

Ieri mattina la polizia, con l’accusa di tentato furto aggravato all'hotel Corona di via Nazionale, ha arrestato un 26enne di origini campane. E' ritenuto responsabile anche di un analogo episodio precedentemente messo a segno all'hotel Galileo, sempre in via Nazionale.

Secondo quanto emerso il 26enne si sarebbe introdotto nei due alberghi e, facendosi passare per un dipendente, avrebbe in un caso convinto e nell’altro tentato di convincere gli ospiti degli hotel ad abbandonare le loro stanze paventando un ipotetico pericolo, confermato dall’entrata in funzione dell’allarme antincendio delle strutture.

Durante il primo episodio l’uomo avrebbe approfittato della situazione, “ripulendo” un’intera camera dove alloggiavano tre turiste italiane; nel secondo, è stato invece smascherato da un’altra turista e subito fermato dalle volanti della Questura di Firenze.

Nel primo caso le vittime, tre ragazze, hanno raccontato agli agenti, chiamati intorno alle 6:30 del mattino, di essersi poco prima svegliate di soprassalto a causa del suono dell’allarme antincendio.

Subito dopo un uomo avrebbe bussato alla porta della loro stanza dicendo che, per motivi di sicurezza, dovevano lasciare la camera e consegnare a lui le chiavi.

Convinte che si trattasse di un dipendente della struttura, le giovani hanno lasciato le chiavi e abbandonato in fretta e furia la camera con all’interno i loro effetti personali.

Ma mentre scendevano di corsa le scale, hanno iniziato a sospettare qualcosa: quando sono risalite, hanno trovato la camera completamente svaligiata e la porta antincendio aperta, probabilmente utilizzata come via di fuga dal ladro.

Le vittime del furto sono a loro volta scese in strada alla ricerca della persona che si era allontanata con i loro bagagli, rintracciandola tra via Nazionale e via Guelfa con la refurtiva - un trolley e due zaini - ancora sottobraccio. Le tre giovani sono riuscite a riappropriarsi del maltolto, ma nel frattempo l’uomo è riuscito a fuggire.

Una mezz’oretta dopo, mentre gli agenti stavano ricostruendo la vicenda, alla sala operativa della Questura è arrivata la segnalazione di un ragazzo, descritto con le stesse caratteristiche del protagonista del precedente episodio, che stava bussando con insistenza alle porte delle camere dell'altro albergo nel quale, anche in questo caso, era scattato l’allarme antincendio.

Le volanti sono immediatamente intervenute, rintracciando all’ingresso dell’hotel il 26enne campano e constatando che un pulsante dell’antincendio era stato danneggiato.

Come nell’altro caso, sarebbe stato messo in scena lo stesso copione: dopo essersi introdotto nell’albergo, l’uomo avrebbe bussato alle camere invitando i clienti ad abbandonarle: “Dovete uscire velocemente! Siete in pericolo! Uscite velocemente e lasciatemi la chiave della stanza!”. Una donna si è però subito insospettita e ha dato l’allarme alla polizia.

Al malintenzionato non è rimasto che allontanarsi, ma è stato fermato dagli agenti. L’uomo, già noto alle forze dell'ordine, colto nella flagranza, è finito in manette per quest’ultimo tentativo di furto aggravato. Riconosciuto successivamente dalle tre vittime del primo episodio, è stato anche denunciato per questo.

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