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Cronaca

Albero caduto, presidio con i bimbi a Palazzo Vecchio: "Vogliamo un giardino sicuro"

Dopo il crollo di martedì, i genitori chiedono controlli più approfonditi. Palazzo Vecchio: "Li faremo". Il presìde non si fida e prolunga la chiusura

Tamburelli, fischietti e tanto entusiasmo, quello di bimbi di 7-8 anni appena usciti di scuola, che scorrazzano in ogni dove senza sosta. Ma anche adulti, i genitori, preoccupati di quanto successo martedì scorso nel giardino delle scuole primarie Vittorio Veneto e Pestalozzi di via San Giuseppe: un grosso albero crollato nel giardino della scuola, poco dopo la ricreazione.

E' l'immagine plastica del presidio andato in scena ieri pomeriggio davanti a Palazzo Vecchio, poco dopo l'ultima campanella, quella delle 16:30. "I controlli visivi, quelli effettuati dai tecnici comunali, non sono sufficienti. Erano stati effettuati tre mesi fa e da quelli non era emersa alcuna criticità, segno che non bastano. Ne vogliamo di più approfonditi", scandiscono diversi genitori, tra cui Costanza Margiotta di 'Priorità alla Scuola', che ha due figli alle elementari coinvolte, e Massimo Tarantini, rappresentante dei genitori.

I 'controlli visivi' ai quali si riferiscono sono i cosiddetti 'Vta' (dall'inglese ('Visual tree assessment'), quelli al momento regolarmente presi a riferimento dall'amministrazione.

"È evidente che i controlli Vta non siano sempre sufficiente, soprattutto in contesti ad alto rischio, come un giardino scolastico. Chiediamo che il Comune sottoponga tutti gli alberi del giardino a più approfondite indagini, tanto più che la stessa letteratura scientifica riconosce che il metodo Vta non è in grado di esaminare e valutare porzioni di albero non visibili come le radici, per la cui analisi sono richieste altre indagini", avevano scritto i genitori, subito dopo il crollo, al preside Francesco Spadafora.

Genitori che erano rimasti irritati, oltre che preoccupati, dalla possibilità di una veloce riapertura di tutto lo spazio verde, che conterebbe almeno 140 alberi. "Siamo rimasti negativamente colpiti dalla celerità con cui il Comune ha comunicato che il giardino già domani sarà di nuovo accessibile in seguito al controllo da parte dei tecnici incaricati del monitoraggio", scrivevano ancora i genitori, all'indomani del crollo.

Il giardino, dunque, avrebbe potuto riaprire già ieri, ma il preside, supportato da docenti e genitori, anche a seguito del collegio straordinario di ieri, lo ha mantenuto chiuso. I contatti con Palazzo Vecchio, e in particolare con gli assessori all'ambiente Andrea Giorgio e alla scuola Sara Funaro, sono stati ovviamente più d'uno. Ieri i due assessori, assieme ai tecnici, hanno ricevuto alcuni rappresentanti dei genitori e dei docenti negli uffici della direzione ambiente.

Gli assessori "hanno assicurato di prendere con la massima serietà le preoccupazioni dei genitori e del preside, che sono scossi come loro per l’accaduto e che sono disponibili a un tavolo di confronto con i tecnici sul tema, come chiesto dal dirigente scolastico, che possa dare le necessarie rassicurazioni a tutti, in primis ha genitori", ha fatto sapere Palazzo Vecchio.

"Lavoriamo al potenziamento degli strumenti di controllo dello stato di salute degli alberi, che già ora sono stabiliti secondo i protocolli più affidabili presi a riferimento anche a livello internazionale e adottati dalla Società Italiana di Arboricoltura, e a un nuovo piano di sostituzione, col fine di abbassare il rischio naturalmente legato alla presenza degli alberi in città, alla luce dei cambiamenti climatici in atto e con particolare attenzione alle aree più sensibili tra cui scuole, giardini e strade", ha aggiunto Giorgio. Per il momento però, così ha deciso il presìde, il giardino resta off limits. Fino a nuova comunicazione.

Il grande pino caduto sulle giostre alle Cascine / FOTO

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